Vergogne

La caccia | Trasmessa il: 10/26/1997




Continuiamo occuparci, se non dispiacevi, di mezzi informaz. (e aspettative relative).  Immagino non siavi sfuggita, in settimana trascorsa, vergognosa indifferenza con cui trattata, da pdv giornalistico, vicenda di recupero motovedetta albanese Kater I Rades, qla affondata in Canale Otranto notte Venerdì Santo dopo essere venuta a contatto con corvetta italiana Sibilla, in servizio di pattugliam. in acque internaz. x “dissuadere” eventuali tentativi immigraz. clandestina in ns. paese.  Ricorderete che orrendo episodio, allora, suscitò qlche polemica e massiccio intervento autorità civili e militari pronte a giurare su fortuità evento e scagionare unità italiane coinvolte (e con loro se st.).  Adesso che ql’imbarcaz., con suo tragico carico di vittime, finalm. recuperata, aspetterebberosici, come minimo, nuovi e + meditati interventi, x confermare, o smentire, su base di nuovi elem. acquisiti, dichiaraz. di allora.


Invece niente.  Mentre su qs. fronte tutto tace, spazio st. che giornali dedicano at evento diminuisce fino a sparire. Se CdS, tanto x fare esempio, lunedì o martedì dedicava a recupero in corso servizi abbastanza cospicui, sia pure in pag. interne, con titoli 7 o 8 colonne, fotografie e disegni, non appena “nave di tragedia”, come normalm. definiscesila, approdata a 1 molo appartato e presidiato di porto Brindisi, qlo spazio calato progressivam: ieri era solo articoletto 1 colonna.   E se di servizi TV non saprei dirvi, xché da qlche tempo non riesco seguire telegiornali, sembrami che altri quotidiani principali , con 1 eccez., comportatisi + o - in stessa maniera.


Cosa, a 1ª vista, sembra abbast. normale.   Che 1 notizia che, a suo apparire, fa certo rumore (e ottiene quindi certo spazio) tenda a suscitare, con passare di tempo attenz. sempre minore, fino a sparire d. tutto, est lex inesorab. di pratica giornalistica.  Ma qs., naturalm., qndo notizia resta sempre qla, qndo non “cresce” su st., qndo non vengono a luce fatti nuovi e nuovi elem.  Invece, sunt proprio quegli articoli a informarci che di novità hannocene e come.  Xchè esame di relitto conferma fatto, a suo tempo negato o messo in discuss., che imbarcaz. albanese stata, diciamo così,  “investita” da corvetta italiana, tanto vero che st. capo S.M. , celebre ammiraglio Venturoni, parla, come mai non fatto, di “incidente” (che est cosa diversa di “fatalità”) e ministro di repubblica, altrettanto celebre Livia Turco, dichiara che gov. “manterrà impegno risarcire parenti vittime”, che forse non sarà ammiss. responsabilità ma assomigliaci parecchio, e non basta a negarlo che 1 sottosegretario Bruti affrettatosi a dichiarare che non di risarcimento tratterassi, ma di semplice “elargiz.”, e num. corpi trovati in relitto (52, da sommare a 7 recuperati in mesi scorsi, a 34 superstiti et at inevitab. percentuale dispersi in mare) fa capire che num. passeggeri di Kater I Rades era molto + vicino a 130 ca. dichiarati da superstiti che a 40, massimo 50, che cercavano accreditare, subito dopo fatto, certi portavoce di Marina It.   E che buona parte di quei poveracci erano, guarda 1 po’, regolarm. provvisti di docum. identità, quod rende +tosto diffic. considerarli aspiranti immigrati clandestini e restituisce loro lo status di profughi, e quindi ql diritto essere ammessi in ns. paese che fu loro, in qla tragica notte Venerdì Santo, così drammaticam. negato.


In altre parole, versione sostenuta da sempre da albanesi, siano profughi in Italia o restati loro magrado in Albania, “tiene”, qla di ns. autorità no.  E qs., converretene tutti, dovrebbe essere notizia degna di nota, e dovrebbe comportare, come minimo, qlche conseg. x coloro che che qla versione habent imprudentem. elaborato e sostenuto.   Ma tutti fanno finta non accorgersene.  Unica eccez., qla cui alludevo prima, est rappresentata da Giornale Feltri, che avrà suoi motivi x polemizzare con governo, ma al- fa risaltare, con franchezza suo atteggiam. di “parte”, ipocrisia e servilismo di tanti giornali asseriti “indipendenti”


Qnto a inchiesta durerà chissà quanto tempo: tantiss. tempo, tempo dimenticare tutto 2ª volta.  E a tal fine, evidentem., sarà meglio far sparire notizie in merito da mezzi informaz., o, se proprio non possib., ingegnarsi mascherarle in qlche modo.  Come fa, sempre e.g., succitato CdS, cui inviato, pure, rendesi perfettam. conto di che cosa in gioco e scrivelo scrupolosam., senza cercare di nascondere niente, neanche propria personale irritaz., e chissà qnto sarà stato felice, giovedì scorso, a vedere suo articolo montato insieme a 1 box con notizia che non c’entrava proprio niente, ma cui titolo suonava “Esecuzione in 1 bar: uccisi 2 albanesi” e cui testo riferiva di episodio di malavita a Perugia e richiamava evento similare occorso 2 mesi fa qui a Milano, tanto x ricordarci che con qle vittime non dobbiamo solidalizzare troppo, xché loro connazionali, si sa, tendono a mescolarsi con malavita, tanto vero che fanno fine che fanno.  Con che sembrerebbe che limite di vergogna raggiunto, ma non siatene troppo sicuri.


26.10.’97