Di utili consigli sul come investigare, nonostante il titolo italiano di questa sua decima o undicesima avventura, la Signora Ramotswe, titolare della Ladies' Detective Agency n. 1 di Gaborone, Botswana, non ha notoriamente bisogno. I casi su cui viene interpellata non saranno un granché dal punto di vista criminale (Gaborone è una città pacifica, in cui il rispetto della legge è largamente diffuso), ma complicano lo stesso la vita di chi vi è coinvolto e vanno risolti anche loro. E quanto a semplificare la vita della gente e a trovare una soluzione ai piccoli problemi che ne turbano lo svolgimento, non c'è persona più competente di lei, per non dire della sua equipe di collaboratori, che vanno dalla signorina Makutsi, segretaria diplomata e assistente investigativa, al signor Popoletsi, uomo tuttofare dell'agenzia e dell'officina automobilistica del marito della signora stessa, il sig. JLB Matekoni che, se del caso, può dare anche lui una mano. Così, non le ci vorrà molto, in questo romanzo, per sbrogliare l'ingarbugliata situazione di due rispettabili coniugi, ciascuno dei quali sospetta l'altro di infedeltà, o per sventare le trame della terribile Violet Sophotho, che è riuscita a irretire un ingenuo scapolo benestante e a farsi intestare la sua nuova casa. Un po' più difficile potrebbe essere il compito di rintracciare, sulla base dei pochi elementi disponibili, la guida di safari cui una turista americana, per gratitudine, ha destinato un lascito di una certa consistenza, ma non si tratterà certo di una difficoltà insormontabile. Anzi, l'incarico rappresenterà soprattutto l'occasione per fare la conoscenza della parte settentrionale del paese, dalle parti del delta dell'Okavango, là dove il clima e la natura si fanno più accentuatamente tropicali e i turisti accorrono a frotte per ammirare gli elefanti, gli ippopotami, i leoni e gli altri rappresentanti della fauna locale. La signora Ramotswe e la signorina Makutsi vi ci si avventureranno con un po' di batticuore – sono, dopo tutto, posti molto diversi da quelli cui sono avvezze e con leoni e ippopotami le nostre eroine preferiscono avere a che fare il meno possibile – ma porteranno a termine lo stesso la loro missione. E poi la signorina Makutsi deve essere distratta da un grave problema personale: il suo fidanzato, il timido signor Radiphuti, ha subito un grave incidente, per cui gli hanno amputato l'estremità di una gamba e, come se non bastasse, con la scusa della convalescenza una zia piuttosto autoritaria lo ha praticamente sequestrato in casa: intende gestirselo per conto proprio senza intromissioni e non permette a nessuno, nemmeno alla promessa sposa, di vederlo. Ma non ha fatto i conti, la sciagurata, con le risorse della signora Ramotswe e delle sue amiche.
Insomma, Alexander McCall Smith continua ad arricchire di nuovi particolari la commedia umana di Zebra Drive, utilizzando la routine della Ladies' Detective Agency n. 1 come l'asse portante attorno al quale organizzare la sua ricca galleria di bozzetti africani. E anche se i personaggi, ormai, ci sono ben noti e le loro vicende tendono a essere, alla fin fine, fatalmente ripetitive, lo fa con tanto garbo narrativo e tanta partecipazione umana da mettere a tacere, una volta di più, qualsiasi possibile obiezione. Questo suo Botswana sarà forse un po' stilizzato e non del tutto realistico, ma è diventato ormai un luogo dello spirito cui siamo ogni volta ansiosi di ritornare. Ringraziamo l'autore e alla prossima.
20.02.'12
Alexander McCall Smith, Utili consigli per il buon investigatore (The Double Confort Safari Club, 2010), tr. it. di Serena Bertetto, "Narratori della Fenice" – Guanda, pp. 255, € 16,50