¡Tú la pagarás! | Marilù Oliva

Gialloliva | Trasmessa il: 11/15/2010


    Marilù Oliva non è – vogliate credermi – la mia nipotina prediletta, ne mi è in altro modo imparentata: è, in compenso, l'ultimo fiore nero sbocciato in quella autentica serra del crimine letterario che è, ormai da parecchi anni, la città di Bologna. Il suo romanzo d'esordio, Repetita, che è stato pubblicato nel 2009 dalla PerdisaPop, in una delle collane dirette da Luigi Bernardi, e ha ricevuto un paio di riconoscimenti importanti, era, ovviamente, un noir molto bernardiano, molto cupo e volutamente sgradevole: un bell'esempio di thriller, comunque. Ma con questo ¡Tú la pagarás!, uscito nella scorsa estate per la Elliot Edizioni, e attualmente in corsa per la fase finale del Premio Scerbanenco, la ragazza dimostra di avere parecchie altre corde al suo arco. Siamo ancora di fronte a un noir metropolitano bolognese, naturalmente, ma con qualche inattesa nota di commedia grottesca e un'ambientazione assolutamente originale. Il mondo in cui ci porta l'autrice, di fatto, è quello dei cultori bolognesi di salsa, intendendo per tale la nota musica da ballo latinoamericana. È un mondo, scopriamo, abbastanza chiuso, nel cui interno le passioni sono furibonde e gli odi travolgenti, in cui misteriose mulatte e organizzatrici di serate a tema sono disposte a tutto per strapparsi i DJ più accreditati e in cui si mescolano su un piede di perfetta parità emiliani doc e immigrati di varia origine, centro e sudamericani, in genere, anche se il personaggio noto come “El Cubano”, in realtà, viene da Bari. Ovvio che quando, dopo una serata particolarmente hard si scopre che a uno dei baristi sono stati trafitti gli occhi mediante un candelabro rituale, la polizia incontri qualche difficoltà, e, in particolare, che l'ispettore Basilica, che, nonostante qualche inquietudine, è la persona più convenzionale del mondo, fatichi a trovare la sua via, anche se impara abbastanza presto ad apprezzare il mojito. Per fortuna arriva in suo aiuto una delle sospettate, lei, Elisa Guerra, nota come la Guerrera, la fidanzata del morto, una che della frequentazione di questo angolo tropicale della Padania ha fatto la sua ragione di vita e che, con l'aiuto dell'amica Catalina, lettrice di tarocchi e frequentatrice di mondi spirituali diversi, introdurrà il riluttante ispettore (e i lettori ignari con lui), al mondo degli Orisha, gli dei della santeria cubana, al loro culto, alle loro cerimonie e a quanto si fa in nome loro. In realtà, la Guerrera è solo la redattrice (precaria) di uno dei più scalcinati giornali scandalistici della regione, ma, certo, in fatto di cultura afro-caraibica ne sa più di cento antropologi. Peccato che sia, appunto, anche lei una sospettata...
    Comunque la storia procede, tra delitti ed efferatezze varie, raggiungendo anche qualche momento di notevole tensione e facendoci capire, alla fine, che, nonostante un'apparente discontinuità, l'intreccio su cui si fonda è davvero solido. Insomma, un romanzo notevole, ben organizzato e – soprattutto – originale. In questa fase così desolatamente ripetitiva del giallo italiano, quasi un raggio di sole.

    15.11.'10
    Marilù Oliva, ¡Tú la pagarás!, Elliot, pp. 277, € 16,50