Tecniche di rilassamento

La caccia | Trasmessa il: 11/06/2005



Sembra che abbia suscitato non poco scandalo, in un borgo della Mancia di cui non voglio ricordarmi il nome, la pubblicazione, a cura delle locali autorità scolastiche, della Guia para chicas, una  manualetto destinato a insegnare alle adolescenti a conoscersi meglio.  E solo perché conteneva, a quanto apprendo da una noticina su “Repubblica” del 3 novembre scorso, l’autorizzazione a masturbarsi pure, in caso di necessità, e il consiglio, per chi sentisse il bisogno di “rilassarsi” e “lasciarsi andare”, di “accarezzarsi vicendevolmente” con delle “amiche di fiducia”.   Vescovi e clero subalterno hanno strillato come aquile contro questi patenti inviti al peccato (illustrati, oltretutto, da realistiche foto a colori) e il governo regionale della Castilla-La Mancha si è affrettato a ritirare il testo dalla circolazione.  Cosa sia successo agli autori, non viene specificato, ma essendo quella un’antica terra di roghi si ha ogni motivo di temere per loro.

        Bah.  Io, in un’edizione scolastica, le foto forse le avrei evitate, ma sui consigli che quegli ignoti colleghi hanno dispensato non posso certo obiettare alcunché.  Mi sembra un po’ strana, se mai, la loro unilateralità, come se non ci fossero altre tecniche, magari più articolate, cui delle adolescenti appena un po’ sveglie potrebbero ricorrere per superare le tensioni di un certo tipo.   Ma se la scuola spagnola funziona come quella italiana, tutto si spiega abbastanza facilmente.  Quei poveracci non potevano certo, in piena era Zapatero, consigliare alle ragazzine di oggi, come alle loro nonne, di opporsi alla tentazione alternando docce ghiacciate e novene alla Madonna, né, d’altra parte, visto che la morale delle istituzioni non è mai perfettamente adeguata a quella corrente, se la saranno sentiti di ricordargli che, volendo, si può anche ricorrere alla collaborazione di qualche amico “di fiducia” di sesso maschile.  Per cui avranno pensato, interpretando un po’ meccanicamente un celebre concetto dell’Etica nicomachea di Aristotele, che tra due vizi opposti la virtù sta nel mezzo e che nessuno avrebbe potuto obiettare qualcosa a una serie di raccomandazioni che in fondo riflettono, oggi come ieri, delle pratiche largamente diffuse e non tali, quindi, da dare scandalo a nessuno.  Il tutto suona forse un po’ surreale, ma non dimentichiamo che quella è la terra del grande Don Chisciotte.

        Ahimè.  Di gente pronta a scandalizzarsi anche di fronte all’ovvio se ne trova sempre dovunque e non per niente la notizia di questo gesto di censura viene sbrigata dal giornale in cui l’ho trovata in pochissime righe.  Forse non l’avrei neanche notata se non fossi stato attirato dall’ampio servizio adiacente, dedicato alle polemiche (molto meno interessanti) seguite alla decisione del settimanale “Famiglia cristiana” di accettare una pubblicità basata sull’esibizione di un sedere femminile nudo.  Qualche lettore ha protestato, ma il direttore assicura che non c’è niente di male e un esperto in materia (in materia di fotografie, dico) assicura che, tutto sommato, “anche un bel sedere di donna e un bel corpo … sono opere di Dio”.  L’argomento è inoppugnabile e lo si potrebbe estendere ai problemi sollevati dalla Guia para chicas, ma forse non riuscirebbe a convincere i vescovi della Mancia.

06.11.’05