Subito dopo mezzanotte | Jonathan Kellerman

Gialloliva | Trasmessa il: 02/12/2007



Il catalogo della Sperling & Kupfer, in linea di massima, non è quello in cui si vanno a cercare prodotti particolarmente raffinati o sperimentazioni di avanguardia: è un po’ il dominio dei thrilleroni a tinte forti, dei romanzi d’azione a base di serial killer e massacratori psicopatici, dei poliziotti tutti di un pezzo e di tutti gli altri eroi del pulp contemporaneo.  Il che non significa, naturalmente, che vi si pubblichino libri di seconda scelta: una volta accettate le convenzioni del sottogenere, tutto dipende da come le si tratta e nulla vieta che se ne ricavino, se non dei capolavori assoluti, delle opere di altissima leggibilità.  Così Jonathan Kellerman non sarà forse, come assicura il risvolto, “il più famoso autore statunitense di thriller psicologici”, ma è senz’altro uno che il suo mestiere lo sa e questo Subito dopo mezzanotte, uno dei molti romanzi che vedono come protagonista l’investigatrice Petra Connor, della Squadra Omicidi del Dipartimento di Polizia di Los Angeles, riserverà al lettore, per quanto diffidente possa essere in merito, più di una piacevole sorpresa.   La bella Petra (le investigatrici di questo tipo sono tutte belle), per l’occasione non soltanto il problema di indagare su un massacro di ragazzini a un concerto hip-hop, con il problema aggiunto di doversela vedere, oltre che con una preoccupante scarsità di elementi e tutta una serie di testimoni riluttanti, con i soliti dirigenti presuntuosi e incapaci di riconoscere il merito di chi lavora sul serio: le tocca anche occuparsi di un fidanzato abbastanza inquietante, che lavora nei servizi di sicurezza e sparisce ogni tanto per misteriose e pericolosissime missioni in Medio Oriente e, come se non bastasse, le hanno anche affidato un incarico speciale, quello di fare da tutor a un giovane genio appena uscito dall’università con il massimo dei voti e impegnato in una ricerca statistica sul lavoro della polizia.  Ed è lì che cominciano davvero i guai: il genio in questione, oltre a essere piuttosto imbranato in qualsiasi cosa non abbia a che vedere con i suoi studi e ad avere concepito nei riguardi della sua mentore una specie di imbarazzante affezione erotica, si è convinto di poter attribuire tutta una serie di vecchi casi irrisolti all’attività di un omicida seriale di cui nessuno si era mai accorto prima e nessuno, coerentemente, sembra disposto a dargli nemmeno un po’ retta.  E naturalmente non si può far finta di niente, perché il killer potrebbe colpire di nuovo da un momento all’altro…  Un pasticcio di prima forza, dunque, ma anche una situazione originale, aperta a uno sviluppo di tipo sorprendentemente creativo.   Subito dopo mezzanotte rappresenta uno dei felici casi in cui un prodotto dichiaratamente di consumo riesce a darci qualcosa di più dei cliché cui pure abbondantemente attinge, facendosi perdonare una scrittura piuttosto convenzionale e un impianto ideologico non propriamente esaltante.  Capita di rado, ma in questa improbabilità, lo sappiamo, sta proprio il bello del giallo.

12.02.’07

Jonathan Kellerman, Subito dopo mezzanotte (Twisted, 2004), tr. it. Tullio Dobner, "Narrativa" – Sperling & Kupfer, pp. 434, € 18,00