Solo fango | Giancarlo Narciso

Gialloliva | Trasmessa il: 04/26/2010


    Giancarlo Narciso, come ricorderete, ha praticamente inventato un sottogenere: quello del thriller esotica di disincanto. Le sue storie, di solito, sono ambientate in paesi lontani, dal Messico all'Estremo Oriente, e vedono in azione figure di connazionali espatriati (ma forse sarebbe meglio dire insabbiati), personaggi che dopo la crisi del movimento degli anni '70 e '80 non trovano più in patria niente che gli interessi, ma sono sempre pronti a farsi coinvolgere in qualsiasi impresa dal sapore vagamente donchisciottesco gli venga proposta. Il più noto dei suoi irregolari, Rodolfo Capitani, è passato dal Messico a Singapore all'Indonesia ed è al momento segnalato in viaggio per l'Australia. Nella stessa area, che l'autore conosce bene di persona per averci passato parecchi anni, opera il personaggio di Banshee, protagonista delle spy stories che Narciso firma per “Segretissimo” con il nom de plume di Jack Morisco.
    Tuttavia Capitani ha un collega italiano, l'investigatore privato milanese Bruno “Butch” Moroni: un personaggio un filino più convenzionale, forse, modellato com'è sugli stereotipi chandleriani dell' “eroe necessario” dell'hard boiled, magari un po' più brusco di modi e più avvezzo a nascondere le proprie illusioni di quanto si usi oggi , ma capace anche lui di mettersi in gioco quando all'orizzonte si profila una causa abbastanza disperata. Come in questo Solo fango, in cui, chiamato dalla solita occasione perduta di qualche anno fa, arriva dalle parti di Riva del Garda, nella provincia autonoma di Trento, per dare una mano a un poveraccio, un immigrato accusato di omicidio e costretto alla latitanza, e si trova coinvolto in una brutta storia di corruzione e malefatte ambientali. Pubblicato dalle Edizioni Ambiente, il romanzo illustra infatti la tesa per cui la gestione del territorio, soprattutto in realtà, come quella trentina, in cui circolano grossi capitali, rappresenta un businness tanto ghiotto da generare i peggiori abusi. Ma l'indagine di oggi è collegata a un (autentico) disastro di ieri: il crollo dei bacini di decantazione di Stava, che, nel 1985, provocò 268 morti, un disastro dovuto non tanto alla fatalità, quanto all'avidità e alla indifferenza di coloro che trascurarono per anni ogni minima norma di sicurezza e all'acquiescenza delle autorità che omisero, per altrettanto tempo, qualsiasi dovuto controllo. La narrazione, così, si svolge su due piani: le vicende di oggi si alternano alla ricostruzione, minuziosa e spietata, degli eventi di ieri, particolare dopo particolare, passaggio dopo passaggio. Questa impostazione, come si può intuire, crea un effetto di straordinaria tensione, che dalla vicenda storica si riflette sulla fiction e le conferisce uno spessore e una drammaticità veramente impressionanti. Come a dire che anche con un thriller si può compiere un'opera di denuncia civile, senza deviare di un filo dalle convenzioni dell'hard boiled e dalle aspettative dei lettori. Un bel romanzo, che non sarà facile dimenticare.
26.04.'10
    Giancarlo Narciso, Solo fango, "Verdenero, noir di ecomafia" - Edizioni Ambiente, pp. 271, € 16,00