Sindaci

La caccia | Trasmessa il: 11/23/1997



Siate buoni e permettete anche a me paio di osservaz. su sindaci usciti da ultima domenica elettorale (qli che sono già stati eletti, naturalm., xché di qli in ballottaggio est complicato parlare e comunque confesso che su conto loro non particolarm. informato).  Già parlatone in tanti e suppongo siate un po’ sazi di argomento, ma assicurovi che sarò breviss.

Ben contento, naturalm., che elez. Napoli, Roma, Venezia andate come andate.  Compiacciomi di cuore con vincitori e non avrei mai voluto che a loro posto eletto qc1 altro, e in particolare che eletti quei poveracci che, x motivi misteriosi, loro contrapposti.   Ricordo preoccupaz. 4 anni fa, qndo sembrava possib. che sindaco Roma diventasse segretario nazionale MSI (così chiamavasi ancora) e a Napoli insediassesi addirittura nipotina di dux (chi ostacolasse ascesa di Cacciari a Venezia, veram., non ricordolo, ma doveva essere anche lui uomo pericolosiss.)   X 1 volta dispostiss. ammettere che, al- in 3 centri citati, elettori comportatosi con ragionevolezza di cui non sempre, in ns. paese, dato prova.

Tuttavia...  tuttavia ormai sapete che 1 po’ brontolone e qc. da obiettare trovola sempre.  Non su sindaci in quest., dio scampine.  Non su schieramento che presentatili e sostenutili, figuriamoci.   Ma su alcune cose che dopo loro elez. dette e scritte, be’, credo che qc. da ridire legittimam. siaci.

Vedete, in 4 anni non riuscito bene a capire cosa fosse, e se dovvero fosseci, “partito di sindaci”.  Parlatone in tanti, ma a me sempre sembrato che partito di ogni sindaco fosse sempre e comunque qlo cui lui iscritto prima di elez.  Unico, a qnto ricordo, che di partiti in senso proprio at spalle non avessene proprio ness1 era qlo di Genova, e infatto guardatisi bene da ripresentarlo e dovuto arrangiarsi con lista civica di poca fortuna e in ogni caso lasciamo perdere xché lì hay ballottaggio.  Ma ammetterete che vale pena di chiedersi cosa sarebbe successo a Cacciari, Rutelli & Bassolino se anche loro avessero dimostrato indipendenza di loro collega ligure, no?

Invece, a qnto pare, non chiedelose  ness1.  Anzi, hay qntità di gente convinta di fatto che vera, unica “novità” espressa da sistema politico italiano in qs. anni agitati rappresentata da possibilità di insediare at governo città qs. personalità così originali, qs. demiurghi civici così indipendenti, così capaci di rappresentare loro elettori di là di mediaz. tradizion.  Molti diconolo con compiacim., molti altri con evidentiss. stizza.   Scappataci anche qlche polemica, ma in complesso parere secondo cui significato politico di loro elez. sia qs., e che debbanese dar lode a lex elettorale che, permettendo scelta ad personam, consente a elettori evadere schiavitù di partiti direbbesi predominante.

Be’, che volete che dicavi.  Per lieto che sia di qs. esito, io tutta qs. grande novità in quei 3 simpatici primi cittad. non riesco a vederla.  Non riesco a dimenticare che Bassolino stato x decenni funzionario professionale di suo partito, che Rutelli proiettato a fastigi in cui trovasi da mani amorose di ql esponente quintessenziale di 1ª Resp. che est M. Pannella, di cui stato a lungo beniamino e di cui assecondato tutte operaz., comprese + dubbie (come invenz. a tavolino di quei “verdi arcobaleno” che segnato svolta in sua carriera), e che Cacciari non esattam. filosofo capitato x caso in politica, ma habet at spalle lunga storia di andirvieni partitici, rispettab., certo, ma sempre discutib.  In che nulla di male, xché chiunque habet diritto di scegliere militanze e professioni che preferisce e qndo presentasi a carica rappresentativa deve essere giudicato sopratt. in base a sue presunte capacità di esercitarla, ma allora xché negare proprie appartenenze, o metterle comunque in 2° piano?

Ma politica italiana, x motivi che sappiamo tutti, habet bisogno sopratt. di novità.  E siccome, nonostante qs. bisogno, continua essere gestita, salvo eccez., da politici di sempre, che novità aborronole, xché significherebbero, in sostanza, loro fine, deve accontentarsi di novità che non siano poi così nuove.  Di novità che sopratt. apparenti.  Diciamo pure: di false novità.   Che capaci e competenti uomini di partito eletti sindaco non certo cosa particolarm. nuova, come non lo est che sia eletto qc1 che di essere capace e comp. fa soltanto finta.  Qs. elez. confermato sopratt. regola che vuole premiati, at scadenza amministrat., partiti con solida organizzaz., buon insediam. territoriale e tradiz. di buona amministraz. (quod portato, ovviam. a esclus. di quei pasticcioni di Lega).  Che poi 1 D’Alema o 1 Salvi secchinosi con Cacciari o polemizzino con Bassolino, personaggi che, in sostanza, hanno sopratt. caratteristica essere troppo simili a loro, boh, che volete, est cosa cui non riesco dare davvero importanza.

23.11.’97