Silenziosi nella notte | Antonio Zamberletti

Gialloliva | Trasmessa il: 05/26/2008


    Si è fatto aspettare un po' il terzo romanzo di Antonio Zamberletti, ma ne valeva la pena, visto che, oltre a offrire al lettore una storia ben articolata e ben raccontata, conferma lo status dell'autore come una delle firme di punta del thriller d'azione italia­no. E ne mette in particolare rilievo, anche a rischio di sorprendere un po' tutti, le ca­pacità stilistiche e di scrittura. Zamberletti, che è notoriamente uomo di poche parole (una caratteristica preziosa in un mondo di logorroici come il nostro), tende a sottoli­neare, quando proprio deve parlare di sé, le sue esperienze di ex poliziotto e di ad­detto alla sicurezza, accentuando così il carattere autobiografico del suo protagoni­sta, ma non c'è nulla di cronachistico o di memorialistico nella sua scrittura, e quel poco che se ne può trovare è fermamente subordinato all'impegno di dipingere con straordinaria densità e intensità un quadro del mondo in cui non c'è spazio per devia­zioni personali. Perché è un brutto mondo quello dell'ex poliziotto Vincenzo Torres, uso a muoversi in una periferia milanese tentacolare che rappresenta una versione particolarmente squallida e pericolosa della giungla metropolitana, un universo grigio e violento, popolato da presenze minacciose ma indefinibili, e l'autore si fa un punto d'onore nel descriverlo così com'è, senza il minimo sforzo consolatorio (non permette al personaggio neanche una scappata in centro ogni tanto) soffocando persino la tentazione di rompere la tensione con una occasionale battuta, come pure lo autorizzebbe a fare tutta la tradizione del noir, da Chandler in giù.
    Oh. Il riferimento al grande Raymond non è del tutto fuori luogo: Vincenzo Torres, senza essere un Marlowe, resta un tipico “eroe necessario”, abbastanza folle da voler conoscere sempre la verità e abbastanza ostinato da incaponirsi sugli intri­ghi meno promettenti. Zamberletti, in questa terza avventura, rispolvera per lui quel­lo che è probabilmente il topos più classico di tutto l'hard boiled, mettendolo, senza cliente, in caccia dell'assassino di un amico, ma non aspettatevi un revival del Falco­ne maltese: su quella base lo dvrittore assembla di tutto, si tratti di mafia siciliana, di mafia russa, di corpi speciali, contrabbando d'armi, sette sataniche, lotta per controllo del mercato della droga, crisi dell'ex Jugoslavia e quant'altro. Ne esce, come avrete capito, un romanzo complicato, difficile, ma di livello decisamente superiore alla me­dia. Come vi ho detto prima, valeva la pena di aspettare.

    26.05.'08
    Antonio Zamberletti, Silenziosi nella notte, "impronte" – Todaro, pp. 290, € 14,50, CHF 23.-