Conoscerete tutti – suppongo – Bruno Perini, autorevole giornalista economico
e giudiziario, nonché redattore del “Manifesto”. Be’, seguendo
un costume forse oggi troppo diffuso tra i professionisti della parola
scritta, si è reso responsabile di un giallo anche lui. L’operazione,
in sé, può essere piuttosto pericolosa, ma in questo caso è stata condotta
con tutti i crismi. L’autore ha messo al centro della storia una
figura interessante di giornalista in crisi, anche se non completamente
disilluso, lo ha collocato sullo sfondo di un’Italia caduta in balia di
un non meglio definito regime “presidenziale”, in cui la collusione tra
il potere politico e quello mediatico, assorbite le velleità della magistratura,
ha ridotto a una mezza caricatura le libertà civili (e se questo vi ricorda
qualcosa non è colpa mia) e lo ha fatto indagare sul misterioso assassinio
di un pezzo grosso, un banchiere di quelli che stanno sempre dietro le
quinte e quando ci si occupa di loro, in vita o in morte, si è sicuri di
suscitare i peggiori vespai e di ricevere i più minacciosi inviti a lasciar
perdere. Ha creato così un clima di intrigo assolutamente credibile,
ci ha mescolato una bella storia di amore, con un personaggio femminile
un po’ fuori norma, ha organizzato con inattesa perizia quel tanto di
divagazioni e di mascheramenti da cui in un giallo non si può prescindere
e ne ha ricavato un romanzo che merita di essere letto. Perché Perini
non solo rivela un vero talento nel mescolare le convenzioni del noir con
le suggestioni dell’attualità (senza cadere nella trappola del romanzo
a chiave), ma è riuscito – soprattutto – a raccontare la sua storia
con uno stile personale: una scrittura tesa, efficace ma non ridondante,
improntata alle consuetudini del buon giornalismo e a una sobrietà che,
in questi tempi di ricerca del bestseller a tutti i costi, non è esattamente
comune. Insomma, anche se di solito da questo tipo di incursioni
nel nostro genere favorito è lecito diffidare, lui ci ha azzeccato in pieno
e non si vede cosa si potrebbe volere di più da un’opera prima.
11.10.’04
Bruno Perini, Richiamo di sangue, "Romanzi e racconti" – Baldini Castoldi Dalai, pp. 191, € 12,90