Pericolo nella valle dei re | Elizabeth Peters

Gialloliva | Trasmessa il: 11/17/2008


    La settimana scorsa, ricordando la dolorosa scomparsa di Michael Chrichton, abbiamo accennato ai gialli che il Maestro scrisse sotto pseudonimo in giovane età, per pagarsi gli studi di medicina. Tra questa produzione minore eccelle, probabilmente, Easy Go, un mistery archeologico di azione del 1968. Da noi lo hanno pubblicato gli “occhietti” Garzanti nel 1973, con il titolo di Verde Nilo, e poi è scomparso dalla circolazione, il che è un vero peccato, perché, pur essendo costruito, tutto sommato, su una serie di stereotipi, si tratta di uno dei romanzi più divertenti di quegli anni e quando qualcuno si deciderà a riproporcelo sarà comunque troppo tardi. Ma, nell'attesa, possiamo consolarci con la serie di romanzi che Elizabeth Peters ha dedicato alle avventure archeologiche di Amelia Peabody: uno degli ultimi, Pericolo nella valle dei re, è apparso recentemente per la Nord, che ha fatto giustizia di una precedente edizione, tagliatissima, mandata in edicola anni fa dal Giallo Mondadori come Amelia Peabody e il sepolcro inesistente. Non siamo all'altezza di Chrichton, naturalmente, ma si tratta di eccellenti esemplari di quel particolarissimo sottogenere.
    Nonostante quanto i titoli italiani tendono a far credere, i romanzi della Peters (che è americana e non priva di qualche nozione di egittologia di prima mano) non sono dei mistery esotici classici. L'accuratezza dell'ambientazione, nell'Egitto alla svolta tra XIX e XX secolo, ai tempi dei Maspero e dei Carter, e l'ingegnosità delle trame, che mescolano con liberalità intrighi archeologici e delitti sensazionali, non escludono un certo spirito ironico e la capacità di non prendersi troppo sul serio. Amelia Peabody, archeologa e virago vittoriana, usa a muoversi tra piramidi e tombe a camera armata di un robusto parasole dalla punta di acciaio e alla testa di un'ampia famiglia angloegiziana allargata, che governa con pugno di ferro (o, almeno, che governerebbe in tal modo, se non si trattasse di una masnada di individualisti scatenati) è un personaggio forse improbabile, ma simpaticissimo. In questo Seeing a Large Cat (una esperienza che, stando agli antichi Egizi, dovrebbe portare fortuna) certi strani messaggi la indirizzano verso la ricerca della tomba 20-A, sepolcro non altrimenti noto ubicato in quella che sarebbe stata in seguito conosciuta come la Valle dei Nobili (ed è, tra parentesi, la stessa ambientazione di Verde Nilo.) Inutile dire che la salma che i nostri eroi vi rinvengono è d'età assai più recente di quella faraonica, ma è anche inutile cercare di dare altre indicazioni su una trama che definire torrenziale è dir poco. Diciamo che i cultori più rigorosi del severo realismo chandleriano avranno di che ridire, ma che chi è disponibile a un po' di sano divertimento senza troppo impegno dovrebbe trovare pane per i suoi denti. Nel mondo del giallo, si sa, c'è posto per tutti.

    17.11.'08
    Elizabeth Peters, Pericolo nella valle dei re (Seeing a Large Cat, 1998), tr. it. di Maria Barbara Piccioli, "Narrativa" – Nord, pp. 447, € 17,60