Lew Fonesca - Omissione di soccorso | Stuart M. Kaminsky

Gialloliva | Trasmessa il: 10/19/2009


    Mi sembra doveroso ricordare la scomparsa, avvenuta or son pochi giorni, di Stuart Kaminsky ricordando il suo ultimo romanzo uscito in Italia, anche se si tratta di un'uscita di qualche mese fa. È una storia con Lew Fonesca, un personaggio forse meno noto di altre creature del maestro di Chicago, meno pittoresco di Toby Peters, l'investigatore dei divi nella Hollywood degli anni '40, o meno esotico di Porfiry Rosnikov, integerrimo questurino nella Mosca di Brezhnev, ma sempre un gran personaggio. Fonesca è una variante, diciamo così, minimale del classico duro della tradizione hard boiled – un po' sulla falsariga del Matt Scudder di Lawrence Block – un ex detective della Procura di Chicago che, dopo la morte della moglie, uccisa da un pirata della strada, si è ritirato dal mondo: vive a Sarasota, in una cameretta spoglia, campa consegnando atti giudiziari e cerca di ridurre al minimo i suoi bisogni e a zero i contatti con l'umanità. Questo, a rigore, dovrebbe escluderlo da qualsiasi possibile giallo, ma naturalmente, siccome Fonesca è soprattutto un buono, sensibile al dolore altrui e pronto a solidarizzare con chi è ancora più diseredato di lui, di contatti ne mantiene fin troppi, quanti ne bastano, almeno, per cacciarsi nei casi più intricati che l'autore, degno seguace della tradizione chandleriana, riesca ad elaborare. In questo Omissione di soccorso, così, presta orecchio alle apparenti farneticazioni dell'ospite di una casa di riposo, convinta di aver assistito a un omicidio, anche se nessun altro se ne è accorto e manca qualsiasi possibile vittima, e deve persino occuparsi – proprio lui – del caso di una ragazzo investito da un automobilista che non si è fermato. Il lettore non faticherà troppo a capire che le due sottotrame sono destinate a intersecarsi, ma è difficile prevedere gli esiti degli elaboratissimi intrecci di questo autore, com'è difficile sottrarsi al fascino del protagonista, e delle figure, tra dolenti e grottesche, che popolano il piccolo mondo in cui si è rifugiato. Insomma, se non lo conoscete ancora, il personaggio vi conquisterà e imparerete presto a non chiamarlo Fonseca, che è l'unica cosa che lo mandi veramente in bestia. Con Kaminsky scompare uno dei pochi superstiti dell'autentica “scuola dei duri” (che, come si sa, esige dai suoi eroi, oltre alla pellaccia durissima, un cuore straordinariamente tenero) e ne sentiremo tutti la mancanza.

    19.10.'09
    Stuart M. Kaminsky, Lew Fonesca – Omissione di soccorso (Denial), tr. it. di Giancarlo Narciso, Alacrán, pp. 250, € 16,00