Numerologia cinese

La caccia | Trasmessa il: 11/13/2011


    Numerologia cinese

    “Quest'anno” mi informa una mail in lingua inglese che ho ricevuto da un paio di giorni “avremo quattro date insolite”. Insolite, almeno, se le scriviamo in cifre con il millesimo dell'anno abbreviato: il primo gennaio, infatti, si scrive 1/1/11, l'11 gennaio 11/1/11, il primo novembre 1/11/11 e l'11 novembre (l'altro ieri) 11/11/11. Quattro date, insomma, che possiamo esprimere limitandoci a utilizzare, in varie combinazioni, la cifra 1. E non basta: “Se prendi le due ultime cifre del tuo anno di nascita e le sommi a quelle dell'età che raggiungerai quest'anno, il risultato sarà 111 per tutti (con quattro punti esclamativi !!!!)” E per di più “quest'anno, ottobre avrà 5 domeniche, 5 lunedì e 5 sabati, una cosa che succede soltanto ogni 823 anni!” Tutte notizie interessanti, naturalmente, ma di un interesse reso ancora più palpitante dalla informazione aggiuntiva per cui “questo è l'anno dei SOLDI”. Infatti, “questi anni particolari sono noti come “gli anni del sacco di soldi” (moneybag years) e il proverbio assicura che “se manderai questa circolare a otto amici fidati ti arriveranno dei soldi entro quattro giorni, come è spiegato nel Feng Shui cinese”. Naturalmente “chi non continua la catena non riceverà niente” e le spiegazioni sono, sì,“un mistero”, ma “vale la pena di provare. Buona fortuna”.
    Ecco. In vita mia ho ricevuto l'invito a partecipare a un buon numero di “Catene di Sant'Antonio” e qualcuna, da ragazzino, lo ho persino accettato, non nella prospettiva di arricchirmi, ma in quella di ricevere a giro di posta non ricordo quante centinaia di cartoline illustrate. Nessuna, tuttavia, mi è mai sembrata meno promettente di questa. Noi uomini siamo, secondo la formula goethiana, dei “pazzi pieni di speranza”, hoffnungsvolle Toren, e può darsi benissimo che qualcuno speri di ricevere qualche soldo perché quest'anno l'undici novembre si scrive con sei uno e ottobre ha cinque lunedì, ma ammetterete che a costui di speranzosa follia ne servirebbe davvero parecchia. Tanto più che le pezze di appoggio fornite sembrano straordinariamente deboli: non si vede, per esempio, a quale proverbio si alluda, né cosa c'entri il Feng Shui, che, per quanto ne so, nell'antica Cina era una pratica taoista ausiliaria dell'architettura (qualcosa, per intenderci, di affine alla geomantica), serviva per costruire e arredare le proprie abitazioni in armonia con l'energia dell'universo e poco o nulla aveva a che fare con la numerologia, e anche se se di numeri, cifre, anni e mesi si fosse per caso occupata non avrebbe certo usato il nostro sistema numerico o il calendario gregoriano, che all'epoca non erano stati ancora inventati.
    Pure, quel documento, che, a giudicare dall'uso del tempo futuro deve risalire perlomeno ai primi di gennaio, continua a circolare, a me è arrivato in novembre e non mi è stato mandato da uno dei soliti smandrappati, tutti segno zodiacale e ascendente, dai quali ci si può aspettare qualsiasi cosa che abbia un minimo sentore di esoterismo, ma da una persona seria, uno dei pochi amici seri che mi ritrovo, uno che di soldi se ne intende, nel senso che si occupa professionalmente di finanza e di amministrazione, e ha ricevuto a sua volta il testo che mi ha trasmesso da persone serie par suo, gente le cui mail sono irte di avvertimenti tipo “il presente messaggio contiene informazioni riservate e pertanto si invita chiunque lo riceva senza esserne il destinatario ad avvisare senza ritardo il mittente” oppure “prego prendere nota che di venerdì e sabato no sono in ufficio: in caso d'urgenza rivolgersi alla reception” o simili, a significare che non si tratta di stupidotti che giochettano con la tastiera, ma di professionisti che fanno della posta elettronica un uso soprattutto professionale.
    È difficile pensare che costoro credano davvero nell'imprecisato proverbio cui il messaggio si riferisce e che facciano un conto particolare sulla possibilità di grosse rimesse di danaro a tempi brevi, pure si sono presi tutti il disturbo di far proseguire la catena, e qualche motivo per farlo avranno pur avuto. Lo avranno fatto per scherzo, certo, per condividere con i loro interlocutori una bonaria considerazione su come va questo pazzo mondo, corredando il messaggio con un implicito sorrisino e un altrettanto implicito scuotimento di testa. Per dire pensa, tu che sei una persona seria come me, quanta abissale stoltezza regna nel web. Per deplorare l'ingenuità altrui e mettere implicitamente in rilievo, pur senza farlo pesare, la propria sagacia, associando beninnteso il destinatario in questa manifestazione di autostima. Avranno avuto, senza dubbio, tutte queste motivazioni, ma nulla mi toglie dalla mente il sospetto che, sotto sotto, a un certo livello mentalee, abbia operato anche la inconfessata convinzione che comunque, per quanto un esito favorevole potesse parere improbabile, si poteva provare. Che abbia giocato in loro, per intenderci, la logica del “non si sa mai”.
    D'altronde, la logica del “non si sa mai”, la tendenza a compiere azioni della cui inutilità e inefficacia ci garantisce tutto il nostro sistema culturale, ma che compiamo lo stesso perché, appunto, non si sa mai, è largamente diffusa nei nostri comportamenti. Non è prerogativa esclusiva dei lettori di oroscopi, dei cultori di gesti scaramantici e di simili nostalgici inconsapevoli della magia: vi ricorriamo tutti, in tantissime circostanze, che non è neanche il caso di elencare, perché ciascuno troverà nella propria esperienza gli esempi a lui più confacenti, come quando dopo aver fatto un controllo esaustivo ne facciamo un altro, o dopo aver ricevuto un parere definitivo ne chiediamo uno ulteriore o scommettiamo qualcosa, in senso reale o figurato, su esiti dalle probabilità infinitesimali. E non si tratta semplicemente di manifestazioni di follia o ostinazione. Sono tutti tentativi, in effetti, di ribellarci al determinismo naturale e sociale, di affermare il nostro diritto al dubbio e alla irrazionalità e il nostro scetticismo verso ogni affermazione che si presenti come assoluta, sperando nell'insperabile e riuscendo a mantenere, così, un minimo di equilibrio in certi momenti difficili. Viviamo in un mondo che non ci offre delle grandi garanzie, se non in negativo, ma non si sa mai. Se a onta dell'intervento dei massimi luminari della medicina la nostra salute declina, possiamo sempre provare a rivolgerci a un guaritore. Se l'andamento dello spread frustra tutte le nostre previsioni e si appropinqua minaccioso il default, tanto vale affidare le nostre speranze di prosperità al Feng Shui. Il mondo andrà avanti lo stesso come previsto, ma noi almeno qualcosa avremo fatto.
    Devo ringraziare l'amico che mi ha indirizzato quella mail. Quasi quasi la mando avanti anch'io.

    13.11.'11