Notte di Halloween | Tony Hillerman

Gialloliva | Trasmessa il: 01/16/2005




Chissà cosa è saltato in mente, a quelli della Piemme, di presentare l’ultimo romanzo di Tony Hillerman con un titolo e un involucro esterno che in nulla alludono alla caratteristica più nota dei romanzi di quello scrittore, il fatto – cioè – che siano ambientati nella grande riserva Navajo tra Arizona, New Mexico, Utah e Colorado e incentrati sulle indagini della Polizia Tribale di quella grande nazione nativo americana.  Il lettore inesperto corre il rischio di farsi portare fuori strada fin dall’inizio.  La notte di Halloween, si sa, fa parte del folclore celtico, e con gli indiani di America non c’entra niente: il fatto che tre testimoni di passaggio la notte del 31 ottobre in un campo abbandonato dell’esercito vicino a Gallup,  abbiano sentito certi strani suoni lamentosi, attribuendoli al soffiare del vento (The Wailing Wind del titolo originale) è, per il romanzo, solo un punto di partenza.  Il problema, invece, è quello di chi abbia fatto fuori, in un canyon fuori mano, un certo cercatore di miniere abbandonate, dell’errore commesso dall’agente Bernadette Manuelito nell’ispezionare il luogo del delitto, di come il sergente Jim Chee, che da un paio di romanzi dimostra un interesse sempre più accentuato per quella bella ragazza, tenti di tirarla fuori dai guai e dell’intervento finale risolutivo del  mitico tenente Leaphorn, che, se pure in pensione, conosce la riserva come le sue tasche e conserva una straordinaria capacità di collegare tra loro gli elementi apparentemente più disparati.  Insomma, siamo di fronte a un nuovo capitolo della brillante saga indiana del buon Hillerman, di cui si ripropongono i molti meriti e i pochi punti deboli: la capacità di fondere caratteristiche e convenzioni del procedural con l’interesse antropologico, giocando sullo scontro e gli interscambi delle varie culture in questa parte del mondo senza cadere nel rischio di fare di ogni sua storia una specie di lezione romanzata sugli usi e costumi del West contemporaneo, la capacità di mettere in pista dei personaggi credibili a prescindere dall’appartenenza etnica e quella di chiudere comunque le trame in modo soddisfacente nonostante qualche smagliatura qua e là nella loro costruzione.  Questo The Wailing Wind (chiamiamolo così, che è meglio) va considerato, rispetto alla media, un’opera particolarmente riuscita, il che – per un autore che si mantiene sempre a un livello medio alto – non è raccomandazione da poco.  Se non siete irrimediabilmente allergici al western, dategli almeno un’occhiata.



16.01.’05
Tony Hillerman, Notte di Halloween (The Wailing Wind, 2002) tr. it. di Roberta Bricchetto, Piemme, pp. 300, € 16,90