Nightshade Destinazione Halong | François Torrent (Andrea Carlo Cappi)

Gialloliva | Trasmessa il: 03/05/2007







    Che le storie di Nightshade, vulgo Mercy Contreras, ballerina di flamenco e agente riluttante della CIA, che appaiono da qualche anno su “Segretissimo” a firma di un misterioso François Torrent, scrittore e giornalista franco catalano, siano in realtà opera del ben noto Andrea Carlo Cappi, che su quelle pagine figura semplicemente come traduttore, è cosa che sospettano in molti, e per tre buoni motivi. Innanzitutto perché così si usa fare su “Segretissimo”, una collana che, ormai, pubblica quasi esclusivamente italiani sotto pseudonimo, ma non gli nega la consolazione di apparire con il proprio vero nome, sia pure in veste subordinata. In secondo luogo, perché il personaggio, rispetto agli eroi dello spionaggio di azione che caratterizzano quei fascicoli, ha evidentemente una marcia in più: le sue avventure sono raccontate con tanto evidente divertimento e tanta disinvoltura ideologica da far pensare a un autore meno mortalmente serioso di quanto siano, di solito, gli specialisti del settore. E in terzo luogo, naturalmente, perché Cappi ha recentemente fatto ripubblicare il primo romanzo della serie, Nightshade Missione Cuba, del 2002, per i tipi della Alacrán, di cui è direttore editoriale, sotto il suo vero nome, con il risultato che in questi giorni di romanzi con la bellissima Mercy ne circolano due, uno in libreria a firma Cappi e uno in edicola a firma Torrent, Nightshade destinazione Halong (l’ultimo “Segretissimo”, appunto), a dimostrazione del fatto che nel mondo dello spionaggio, e in quello dell’editoria, può succedere davvero di tutto.
    Quello di Nightshade, comunque, è un personaggio, come si diceva una volta, bigger than life, una specie di quintessenza delle avventuriere da romanzo popolare, ma un bel po’ più smaliziata della media. Figlia di una specie di gangster internazionale, che vive come un tiranno in una sua isola dei Caraibi e ambisce a instaurare una dittatura fascista su tutta l’America Latina, si è sottratta alla di lui tutela fuggendo a Siviglia, dove per un po’ si è occupata di flamenco (ma non solo di quello), è stata costretta, in considerazione delle molteplici abilità marziali apprese alla scuola del padre, a mettersi al servizio della CIA come killer part time, riuscendo comunque, nel primo volume, a impedire che i suoi datori di lavoro portassero a buon fine l’ennesimo tentativo di eliminare Fidel Castro ed è tuttora felicemente operante in quel pericoloso ramo di attività. Nel suo romanzo più recente, Destinazione Halong, deve sbrigarsela con una serie di omicidi che rimandano a un complicato intrigo dei tempi del Vietnam, in cui è ovviamente coinvolta metà dei vertici della sua organizzazione, e bisogna dire che se la sbroglia con grande disinvoltura.
    Il tutto, naturalmente, è affatto incredibile ma non è questo il problema. I romanzi di Cappi (o di Torrent, vedete voi) sono sempre costruiti assemblando materiale di varia provenienza, ma sanno rielaborarlo imprimendogli un ritmo narrativo scatenato, in una specie di balletto un po’ sì e un po’ no in cui tutte le convenzioni e tutti i luoghi comuni del sottogenere vengono rimescolati e sfruttati secondo le combinazioni più imprevedibili. Il realismo, così, è tutto interno al genere, ma il divertimento, per chiunque non sia appassionato di narrativa noiosa, è comunque assicurato. Ed è questo, naturalmente, che conta.
    05.03.’07
    François Torrent (Andrea Carlo Cappi), Nightshade Destinazione Halong, "Segretissimo" n. 1524, pp. 290, € 3,60