Nero balsamico | Roberto Valentini

Gialloliva | Trasmessa il: 03/21/2005




Roberto Valentini, al suo terzo romanzo, si è affermato ormai come una presenza chiave del nuovo giallo italiano, e non solo perché le storie che ambienta tra Sassuolo e dintorni riescono sempre a stupirci e il suo personaggio indagante, quello di un ex giornalista passato, in seguito a una brutta esperienza, dalle inchieste di prima pagina alla cronaca locale, ha uno spessore umano e psicologico superiore alla media.   Il fatto è che Valentini riesce a descrivere la provincia modenese  senza indulgere mai al bozzettismo, ma prestando una grande attenzione alla mescolanza di tradizione e innovazione sociale che caratterizza quei luoghi e li rende tanto caratteristici della realtà italiana di oggi, ritrovando, in quelle cittadine tranquille e dall’aria sonnolenta, in quegli sfondi di pianura apparentemente idilliaci, le tensioni drammatiche ed esistenziali dell’autentico noir.  Così, in questo Nero balsamico, completa una specie di trilogia ideale del capitalismo emiliano all’alba del nuovo secolo, affrontando, dopo il mondo dell’industria delle piastrelle (Impasto perfetto, 2001) e quello dei fanatici dei bolidi di Maranello (Terre rosse, 2002), un settore forse meno noto, ma altrettanto significativo sul piano economico e produttivo: quello, non ve ne stupiate, dell’aceto balsamico.  Perché probabilmente non lo sapevate (io, almeno, non lo sapevo) ma anche l’industria acetiera, nelle sue diverse varianti, è una importante fonte di reddito in quelle regioni e nulla vieta che attorno a essa si dipanino le trame più complicate e si scatenino le pulsioni meno commendevoli, quella omicida compresa.  I soldi, si sa, sono sempre soldi.  Così Carlo Castelli, il protagonista, invece di godersi la recente paternità o di indulgere in santa pace al suo hobby di parco consumatore di vini pregiati, è costretto a cercare di raccapezzarsi in una complicata vicenda di gelosie familiari, sette sataniche, bande di motociclisti, disciplinari di produzione e intrighi industriali vari.  Ne vien fuori un giallo tranquillo, dal ritmo pacato, caratterizzato da una grande pulizia di scrittura e da una certa sobrietà di caratterizzazione (nonostante qualche lievissima sbavatura quando il personaggio cede alla tentazione di riflettere su se stesso e sul suo ruolo di indagatore, ma nei noir capita).  Un libro serio, insomma, e un autore da tenere decisamente d’occhio.


21.03.’05

Roberto Valentini, Nero balsamico, "Impronte" – Todaro, pp. 198, € 14,00 (CHF 22.-)