Montecristo / 2 – Giorno maledetto | Stefano Di Marino

Gialloliva | Trasmessa il: 10/06/2008


    Non è solo in Svezia che si fanno le trilogie. Anche in Italia, di fatto, è appena uscito il secondo volume dei tre che Stefano di Marino ha dedicato alle vicende italiane contemporanee (perlomeno, a certe possibili vicende italiane contemporanee) e che la Mondadori manda in edicola ogni quattro o cinque mesi come supplemento al giallo settimanale. Un'occasione da non perdere anche per chi non è particolarmente appassionato al sottogenere avventuroso di azione in cui quell'autore notoriamente eccelle.
    Conosciamo tutti, ormai, le doti di narratore di Di Marino e i problemi che i suoi romanzi pongono ogni volta a critici e lettori. Autore, apparentemente, di puro disimpegno, elaboratore di trame tanto esagerate e tanto infarcite di violenza da sembrare assolutamente incredibili, riesce tuttavia a cogliere umori e tendenze della società in atto con una precisione che farebbe onore a un sociologo. E se questo è vero per quanto riguarda la sua produzione corrente, come nella serie del Professionista, che pubblica per Segretissimo sotto lo pseudonimo, ormai logoro, di Stephen Gunn ed è giunta ormai, se non erro, al ventiseiesimo romanzo, figuriamoci quando Stefano decide di impegnarsi sul serio con la realtà. La trilogia di Montecristo, che è ambientata, più o meno, in un possibile immediato futuro, ci parla di un Italia in crisi permanente di democrazia, in cui uomini politici corrotti, alti funzionari delle forze di sicurezza, industriali ansiosi di scendere in campo e altre figure non del tutto inverosimili sono coinvolte in un piano complesso e, allo stato, non ancora svelato per la conquista del potere e l'instaurazione definitiva di un sistema di governo autoritario. L'ipotesi, lo ammetterete, è plausibile, e la plausibilità è aumentata dal fatto che, alle spalle dei congiurati, si intravedono le strutture di Cosa Nostra e della chiesa cattolica, due organizzazioni, lo ammetterete, non del tutto estranee al gioco di potere nel nostro paese.
    Naturalmente, nei romanzi ci si può concedere un po' più di libertà che nel giornalismo, e si può raccontare di cardinali che tengono al proprio servizio temibili killer psicopatici e di boss mafiosi legati per parentela diretta, ancorché accuratamente celata, ai politici di maggior spicco. E naturalmente solo nei romanzi si incontrano i personaggi positivi cui Di Marino affida il compito di far fallire l'intrigo (o almeno di provarci), un pugno di uomini, tra i quali emerge la figura di Dario Massi, ex agente dell'intelligence nazionale, attivo al momento sotto copertura, alla testa di un piccolo gruppo di infiltrati nelle strutture ufficiali e appoggiato da una improbabile agente segreta della Repubblica Ceca innamorata di lui. Se nel primo volume della trilogia assistevamo alla sconfitta dell'integerrimo magistrato che cercava di bloccare la congiura e le sue propaggini criminali per via giudiziaria, qui ci si racconta del tentativo, da parte dei cattivi, di organizzare un mega attentato in grado di scuotere la pubblica opinione e orientarla nel senso voluto, che non è, ammetterete anche questo, una ipotesi troppo peregrina. Il tutto in un susseguirsi di colpi di scena, sparatorie, agguati, inseguimenti, incontri amatori, tradimenti e tutto quanto ci si può aspettare da un autore che si è fatto le ossa nel genere spionistico. Tensione e divertimento assicurati per tutti, anche se per sapere chi è e cos'è Montecristo, non c'è santi, dovremo inesorabilmente aspettare il terzo volume.

    06.10.'08
    Stefano Di Marino, Montecristo / 2 – Giorno maledetto, "Il giallo Mondadori presenta" (suppl. al n. 2961, 11.09.2008), pp. 335, € 4,50 (in edicola)