Dell’Ultimo vero bacio, il secondo (e, forse, migliore) romanzo di James
Crumley, che è del 1978, esisteva finora una traduzione italiana, nei “Gialli
Mondadori”, talmente maltrattata e tagliuzzata dall’editore da risultare
quasi incomprensibile. Compiacciamoci, dunque, che il romanzo sia
ricomparso, ventitre anni dopo, in veste più dignitosa, anche se il passaggio
dalla vecchia, gloriosa serie di fascicoli da edicola a una collana
superciliosa come lo “Stile libero” Einaudi è, a pensarci, una ben triste
testimonianza dell’involuzione del nostro genere preferito nel panorama
culturale italiano. La traduzione di Luca Conti non sarà perfetta,
ma funziona e se da uno specialista par suo ci saremmo aspettati, forse,
qualche leziosaggine in meno, è anche vero che lo stile di Crumley, posso
assicurarvelo per esperienza, è piuttosto ostico da affrontare. Il
romanzo, comunque, è un capolavoro assoluto: incentrato, come il precedente
Caso sbagliato, su una figura di detective alla Chandler, rivisitata nel
clima degli anni ’70, dopo il Vietnam, la crisi del movimento e il tracollo
dei valori puritani, può essere visto come una specie di manifesto del
noir contemporaneo. Il continuo, ostinato girovagare del protagonista
dal Montana, al Colorado, alla California, all’apparente inseguimento
dell’elusiva Betty Sue, può sembrare finalizzato, a prima lettura, a una
ricerca, molto chandleriana, di nuovi, autentici rapporti umani (non per
niente tutta la prima parte è dedicata alla ricostruzione – o alla decostruzione,
vedete voi – del rapporto tra il detective e uno scrittore alcolizzato
che ricorda parecchio quello del Lungo addio), ma quando l’azione, verso
i due terzi dell’opera, comincia, come spesso in Crumley, a incasinarsi,
il lettore capisce che anche a quella debole speranza sarà meglio rinunciare.
Il mondo in cui ci tocca vivere, nella prospettiva dell’autore,
non è tale da permettere, non che una soluzione convenzionale, nemmeno
una trama degna da questo nome. Che poi il romanzo si legga lo stesso
di un fiato dipende dalle straordinarie capacità di scrittura di questo
scrittore e scusate se è poco.
29.11.’04
James Crumley, L'ultimo vero bacio (The Last Good Kiss, 1978), tr. it. di Luca Conti, "Stile libero" – Einaudi, pp. 309, € 13,00