L'ombra del camaleonte | Minette Walters

Gialloliva | Trasmessa il: 05/09/2011


    Minette Walters, tra tutti gli autori inglesi di bestseller psicologici a tinte forti, è quella che presta più attenzioni agli elementi gialli dell'intreccio e alle convenzioni che reggono il nostro genere. Questo non basta, naturalmente, a onta di quanto sostengono il risvolto e la copertina di questo suo ultimo romanzo, a farne una continuatrice di Agatha Christie o di P.D. James (per non dire di Elizabeth George che scrive di cose inglesi, ma, notoriamente è americana), ma le permette di organizzare delle solide trame, capaci di vincere la nostra diffidenza e suscitare il nostro interesse.
    Così, in questo Ombra del camaleonte, un motivo – tutto sommato – non originalissimo, quello del reduce di guerra incapace di ritrovare un posto accettabile nella società civile, viene trattato creativamente e incrociato con il noir e il procedural, nella loro versione britannica contemporanea. Il protagonista, tenente Charles Acland, che in Iraq è stato vittima di un attentato in cui sono morti due dei suoi uomini, ha perso un occhio, è stato orrendamente sfigurato e soffre di una sorta di amnesia ricorrente: l'esercito, ovviamente, non ha più bisogno di lui, ma lui non dimostra la minima propensione a rientrare in quella vita borghese cui è stato restituito. I tentativi di reinserimento si rivelano ben presto fallimentari: il soggetto è irritabile ai limiti dell'asocialità, non sopporta i contatti troppo stretti con gli altri, rompe decisamente con la fidanzata, rifiuta l'aiuto degli psichiatri, litiga irreparabilmente con i vicini e finisce per trovarsi a vivere sulla strada, come un vagabondo tra i vagabondi. È fatale che finisca nel campo di interesse della polizia, che sta indagando su una serie di uccisioni apparentemente collegate, vecchi anziani soli propensi, talora, alla ricerca di compagnie mercenarie, sia perché il suo cammino si interseca un paio di volte con le loro indagini, sia perché un ragazzo con cui per un certo tempo condivide l'esperienza della strada è collegato a una delle vittime da una faccenda di telefonini rubati. E poi ha avuto in pubblico un diverbio piuttosto violento con una di esse, l'unica che sia sopravvissuta, e costui lo accusa esplicitamente di essere il suo aggressore. I poliziotti non sono proprio convinti della sua colpevolezza, ma non possono trascurare gli indizi che si vanno accumulando e puntano tutti inesorabilmente nella sua direzione, anche perché il militare ha un atteggiamento sprezzante verso le accuse, non fa assolutamente nulla per difendersi e ha tagliato i ponti con tutto coloro che potrebbero in qualche modo aiutarlo. L'unica persona con cui accetta di rapportarsi è una figura eccentrica, una ex dottoressa omosessuale che gestisce un pub, ma agli occhi della polizia questo rapporto non rappresenta, evidentemente, una garanzia di ineccepibilità sociale.
    Una situazione, insomma, senza apparenti via di uscita, nelle migliori tradizioni del noir, dalla quale l'autrice riesce a sbrogliarsi brillantemente, con una soluzione imprevedibile che riesce a dribblare tutti i luoghi comuni del sottogenere. Il che, unito alla sua indubbia capacità di costruire dei personaggi psicologicamente credibili, sia pure non originalissimi, e di creare attorno a lori un'accettabile atmosfera metropolitana, fa dell'Ombra del camaleonte un giallo di tutto rispetto. Anche chi di solito non apprezza le tinte forti potrà accostarvisi con qualche vantaggio.
09.05.'11
Minette Walters, L'ombra del camaleonte (The Chameleon's Shadow, 2007), tr. it. di Seba Pezzani, "La gaja scienza" – Longanesi, pp. 442, € 20,00