Non è chiarissimo, a prima vista, il
motivo per cui Leonardo Gori, che ha dimostrato, con i suoi quattro precedenti
romanzi, di sapersi muovere perfettamente sul terreno minato del giallo
e ha esibito, nella serie incentrata sul capitano dei carabinieri Bruno
Arcieri, una conoscenza impeccabile dell’Italia dei tardi anni ’30, ha
sentito il motivo di associarsi, per questa nuova fatica, al noto medioevalista
e ideologo conservatore Franco Cardini. Forse perché, volendo introdurre
il suo eroe nel mondo inquietante del cosiddetto “nazismo magico”, tra
sette iniziatiche e simbologie di potenza, ha sentito il bisogno della
consulenza di un esperto riconosciuto dell’irrazionale. Ma lavorare
in due non è facile e il romanzo che ne è risultato, Lo specchio nero,
nonostante l’impegno evidente, finisce per risultare squilibrato.
Se la parte fiorentina, in cui Arcieri,
chiamato in soccorso dall’amata Elena Contini di Nero di maggio, indaga
sulla morte di un vecchio orefice, impegnato in una misteriosa opera di
copiatura di certi reperti aztechi, ospiti fin dai tempi dei granduchi
nei musei fiorentini, ed entra in rapporto con gli ambienti intellettuali
che ruotano attorno a Bernard Berenson (che nel romanzo non è nominato,
ma è ben riconoscibile), quando l’azione si trasferisce a Parigi, dove
assume maggiore importanza il personaggio del colonnello delle SS Dietrich
von Altenburg, una figura un po’ convenzionale di Junker prussiano troppo
aristocratico per essere davvero nazista, la storia corre il rischio di
perdersi tra fumisterie ideologiche e particolari eruditi. E poi
il misterioso segreto che tormenta l’animo del barone von Altenburg non
è troppo difficile da indovinare, almeno da chi abbia visto soltanto un
paio di film sul nazismo e anche il finale sembra un po’ buttato lì. Si
rischia, insomma, di ritrovarsi delusi, il che è un peccato, perché l’impostazione
di fondo è interessante, come interessanti sono le accuratissime ambientazioni
e la fascinosa ricostruzione dell’atmosfera degli anni di guerra, in Italia
e in Francia. Ma forse il vostro recensore non riesce a superare
una certa uggia che la figura di Cardini gli provoca e non riesce a dar
prova della necessaria obiettività di giudizio. Vedete un po’ voi
e sappiatemi dire.
19.04.’04
Franco Cardini e Leonardo Gori, Lo specchio nero, "Giallo e nero" – "Hobby & Work", pp. 431, € 18,00