L'amore del bandito | Massimo Carlotto

Gialloliva | Trasmessa il: 10/12/2009


    Massimo Carlotto, si sa, è uno dei pochi autori italiani di noir che non abbia mai ceduto al fascino pericoloso della Letteratura con la maiuscola e forse l'unico che abbia avuto il coraggio di creare un personaggio di quelli che il genere un tempo prediligeva: un eroe seriale ad alta gradazione romantica, caratterizzato da tutti i manierismi che la tradizione richiede e dalla carica umana che solo un vero scrittore può conferire. Il che non significa che le avventure di Marco Buratti, l'Alligatore, ex cantante di blues finito in galera innocente per una storiaccia di pentiti e dedito oggi a una sua personale lotta extracurriculare con la nuova malavita del Nord Est, si debbano leggere in chiave di puro disimpegno: rappresentano, al contrario, il pretesto narrativo attraverso il quale Carlotto, uno scrittore che imposta sempre le sue trame sulla base di un'accurata documentazione giornalistica e culturale, conduce un suo spietato discorso sulla degenerazione della realtà italiana, una degenerazione di cui le infiltrazioni malavitose sono solo un aspetto.
    In questo L'amore del bandito, l'Alligatore, che l'autore, impegnato in altre esperienze narrative, aveva lasciato in riposo per qualche anno, è di nuovo sulla breccia, insieme ai suoi tradizionali collaboratori, il “vecchio Rossini”, (ex) contrabbandiere e rapinatore – le parentesi attorno all'ex ci vogliono assolutamente – e “Max la memoria”, vecchio compagno di militanza extraparlamentare allergico all'obsolescenza di quella esperienza storica. Sono coinvolti tutti e tre in una vicenda tragica e complicata, che, a partire dalla sparizione dal caveau dell'Istituto di medicina legale di Padova di un mezzo quintale di stupefacenti misti, un bottino che fa gola ovviamente a molti, e dal rapimento per vendetta, due anni dopo, di una donna molto legata a Rossini, vede entrare in campo svariate organizzazioni criminali balcaniche, un certo numero di poliziotti variamente corrotti e gli inevitabili servizi segreti, in un susseguirsi di colpi di mano, di ricatti, vendette, doppi giochi e rapine, fino a un'insolita conclusione “aperta” che ci fa presagire un seguito a breve scadenza. Una vicenda di malavita, dunque, che è al tempo stesso un'opera di denuncia civile e una disperata storia romantica. La trama è forse un po' slabbrata, ma Carlotto, che ha superato, con gli anni, molti dei suoi originari problemi di scrittura, ha il dono di “centrare” i personaggi e le situazioni e non lascia mai delusi i lettori.
12.10.'09
Massimo Carlotto, L'amore del bandito, "Noir Mediterraneo" – edizioni e/o, pp. 191, € 15,00