Lame di luce | Michael Connelly

Gialloliva | Trasmessa il: 09/27/2004




Anche se ci restano da sbrigare due o tre importanti arretrati estivi, mi sembra giusto cominciare la nuova serie delle nostre chiacchierate con la prima uscita importante della nuova stagione, Lost Light di Michael Connelly, un titolo che la Piemme ha tradotto, chissà perché, Lame di luce.  In fondo ci siamo preoccupati parecchio, io e voi, al pensiero di che cosa sarebbe potuto succedere all’agente Harry Bosch una volta spogliatosi del distintivo e dell’autorità della Polizia di Los Angeles.  Be’, ho il piacere di comunicarvi che se la passa abbastanza bene: la pensione basta ampiamente alle sue necessità materiali e quanto a quelle spirituali, che nel suo caso, si sa, si risolvono in un’ostinata volontà di giustizia a qualunque costo, cerca di fare quello che può.  Così si è messo a indagare in proprio su un suo vecchio caso, uno dei tanti, che, per via dei soliti scazzi interni al Dipartimento, a suo tempo non aveva potuto seguire fino in fondo: l’assassinio, apparentemente casuale, dell’impiegata di una compagnia cinematografica.  Ha scoperto – naturalmente – che dietro quel gesto di violenza non c’era niente di casuale o gratuito, ma un sistema infernale di scatole cinesi, che lo collegavano a una rapina sul set, a una truffa in banca, alla scomparsa di un’agente dell’FBI  e – sorpresa – all’arresto di un cittadino straniero sospetto di legami con i terroristi dell’11 settembre.   Il che è un problema, perché lo ha portato in contatto con i duri dell’antiterrorismo e lui non è uomo da sopportare, sia pure in nome della sicurezza nazionale, che vengano messi in discussione i diritti civili suoi o altrui.  Insomma, ci troviamo di fronte a uno dei thriller problematici così tipici di Connelly, a una storia che, senza perdere nulla sul piano delle tensione e della struttura narrativa (esemplare nella sua complessità), affronta con coraggio alcune delle problematiche più scottanti di questi tempi confusi.  Bosch è un bel personaggio e Connelly, anche questa volta, riesce ad arricchirne la personalità, fino a un finale in cui ci fa intravedere un’altra svolta imprevista della sua esistenza.  Vedremo cosa ne verrà fuori, naturalmente, ma per ora non perdetevi assolutamente questo romanzo: è splendido.


27.09.’04

Michael Connelly, Lame di luce (Lost Light), tr. it. di Mariagiulia Castagnone, Piemme, pp.347, € 18,90