La strana storia del libraio a cui cadde una pila di libri in testa | Ellis Weiner

Gialloliva | Trasmessa il: 04/18/2005




La parodia, nel nostro genere preferito, è una bestia difficile da trattare, non foss’altro perché il giallo, come tutti i generi popolari, si avvale già in partenza di una scrittura sopra le righe e il problema di caricarla di quel tanto che basta per creare l’effetto comico, senza correre il rischio di sfasciare tutto, non è facile da risolvere.  Persino degli specialisti come il Peter Cheyney della serie di Lemmy Caution ogni tanto correvano il rischio di impappinarsi.  In traduzione, poi, il pericolo è doppio, anche se, a dire il vero, in Italia disponiamo di un notevole modello stilistico nella serie che Carletto Manzoni dedicò, agli inizi degli anni ’60, alle avventure di Cico Pipa.  Ma di quelle geniali parodie dell’hardboiled, che comprendevano gemme del calibro di Un pugno in faccia e sei più bella, angelo o Io quella la faccio a fette, pochi conservano memoria e anche se Theoria ha ripubblicato un paio di titoli all’inizio degli anni ’90 non è certo facile metterci le mani sopra.

       Corre voce, comunque, che Ellis Weiner, giornalista americano di cui non avevo precedenti notizie, abbia avuto, in patria, un grande successo con questo Drop Dead, My Lovely, che appare oggi in versione italiana, a opera dell’infaticabile Andrea Carlo Cappi.  Si tratta, in effetti, di un’opera piuttosto divertente, in cui una improbabile reincarnazione del detective alla Philip Marlowe deve arrabattarsi come può nella New York dei giorni nostri, il che permette all’autore di giocare con efficacia sul contrasto tra costumi e valori contemporanei e quelli con cui si misuravano gli scrittori degli anni ’30 e ’40.  Certo, una cosa è parodiare l’hardboiled oggi e un’altra farlo allora, ma la distanza cronologica dal modello, alla lunga, non nuoce: conferisce anzi al romanzo una piacevole atmosfera rétro.  Peccato solo che l’edizione italiana riveli fin dal titolo (per non dire dei risvolti), la trovata di fondo della trama, distruggendo così non tanto la suspense, che in un prodotto del genere conta poco, quanto l’organizzazione logica della storia.  Ma sono cose che succedono: consoliamoci con la constatazione che le trovate, comunque, abbondano e che la traduzione, come sempre, è condotta con straordinaria competenza.  È così raro, oggi, potersi fare una sana risata che conviene approfittare dell’occasione.


18.04.’05

Ellis Weiner, La strana storia del libraio a cui cadde una pila di libri in testa (Drop Dead, My Lovely), tr. it. di Andrea Carlo Cappi, Sonzogno, pp. 322, € 16,00