L’ussaro nel freezer | Sandro Ossola

Gialloliva | Trasmessa il: 06/13/2005




Sandro Ossola non è certamente un autore prolifico: dopo il suo fulminante debutto con Più bianco del bianco (1989) a tutt’oggi aveva pubblicato solo un altro romanzo, Niente da festeggiare, nel ’98, e qualche racconto qua e là.  Un po’ poco, anche tenendo conto della sua attività di traduttore e articolista.  Ma forse dipende dal fatto che Sandro non è uno di quegli scrittori che si adagiano nei risultati raggiunti: se il suo primo libro era una sorta di commedia nera con una forte componente satirica e il secondo un thriller metropolitano abbastanza classico, questo Ussaro nel freezer, che interrompe un silenzio veramente troppo lungo silenzio, è un’opera che si sottrae a qualsiasi dimensione di genere.  Non è, per cominciare, un giallo vero e proprio, anche se ha come protagonista lo stesso investigatore privato milanese del secondo romanzo, una figura intrigante di ex militante deluso, provato da una serie di brutte esperienze, ma non ancora disposto ad accantonare in toto le speranze della sua generazione e capace, comunque, di vedere il mondo che gli sta attorno con quella sorta di distacco disincantato tipico del miglior noir.  L’ussaro nel freezer non è un giallo, perché il personaggio non ha, questa volta, nulla su cui investigare: lo ritroviamo, un po’ invecchiato, forse con qualche chilo di troppo, ma non ancora domo, alle prese con una strana non storia: l’incontro in un pub con un personaggio interessante, un irlandese che – a quanto pare – sa sulla guerra civile nel suo paese più cose di quanto dovrebbe, l’abbozzo, ma appena un abbozzo, di una possibile amicizia virile, una svolta drammatica inaspettata, una conclusione imprevedibile…  una serie di vicende, in definitiva, viste non tanto con gli occhi di un protagonista tradizionale quanto con quelli di un osservatore partecipe.  Gli elementi in gioco, in realtà, sono parecchi: la trama mescola spunti chandleriani, motivi da spy story e qualche bel momento di azione, ma mette il tutto al servizio di un tipico romanzo senza aggettivi, in cui analisi psicologica, descrizione di atmosfera e polemica ideologica si fondono senza residui.  È un modo assolutamente inedito di raccontare e speriamo solo che Ossola non si faccia assorbire del tutto dalla sua nuova attività di editore e non lasci più  a bocca asciutta per tanto tempo i suoi affezionati lettori.



13.06.’05

Sandro Ossola, L’ussaro nel freezer, "Le storie" – Alacrán, pp. 149, € 12,00