Sandro Ossola non è certamente un autore prolifico: dopo il suo fulminante
debutto con Più bianco del bianco (1989) a tutt’oggi aveva pubblicato
solo un altro romanzo, Niente da festeggiare, nel ’98, e qualche
racconto qua e là. Un po’ poco, anche tenendo conto della sua attività
di traduttore e articolista. Ma forse dipende dal fatto che Sandro
non è uno di quegli scrittori che si adagiano nei risultati raggiunti:
se il suo primo libro era una sorta di commedia nera con una forte componente
satirica e il secondo un thriller metropolitano abbastanza classico,
questo Ussaro nel freezer, che interrompe un silenzio veramente
troppo lungo silenzio, è un’opera che si sottrae a qualsiasi dimensione
di genere. Non è, per cominciare, un giallo vero e proprio, anche
se ha come protagonista lo stesso investigatore privato milanese del secondo
romanzo, una figura intrigante di ex militante deluso, provato da una serie
di brutte esperienze, ma non ancora disposto ad accantonare in toto
le speranze della sua generazione e capace, comunque, di vedere il mondo
che gli sta attorno con quella sorta di distacco disincantato tipico del
miglior noir. L’ussaro nel freezer non è un giallo,
perché il personaggio non ha, questa volta, nulla su cui investigare: lo
ritroviamo, un po’ invecchiato, forse con qualche chilo di troppo, ma
non ancora domo, alle prese con una strana non storia: l’incontro in un
pub con un personaggio interessante, un irlandese che – a quanto pare
– sa sulla guerra civile nel suo paese più cose di quanto dovrebbe, l’abbozzo,
ma appena un abbozzo, di una possibile amicizia virile, una svolta drammatica
inaspettata, una conclusione imprevedibile… una serie di vicende,
in definitiva, viste non tanto con gli occhi di un protagonista tradizionale
quanto con quelli di un osservatore partecipe. Gli elementi in gioco,
in realtà, sono parecchi: la trama mescola spunti chandleriani, motivi
da spy story e qualche bel momento di azione, ma mette il tutto
al servizio di un tipico romanzo senza aggettivi, in cui analisi psicologica,
descrizione di atmosfera e polemica ideologica si fondono senza residui.
È un modo assolutamente inedito di raccontare e speriamo solo che
Ossola non si faccia assorbire del tutto dalla sua nuova attività di editore
e non lasci più a bocca asciutta per tanto tempo i suoi affezionati
lettori.
13.06.’05
Sandro Ossola, L’ussaro nel freezer, "Le storie" – Alacrán, pp. 149, € 12,00