Il ragazzo che leggeva Maigret | Francesco Recami

Gialloliva | Trasmessa il: 11/16/2009


    Il ragazzo che leggeva Maigret è la storia, appunto, di un ragazzo che leggeva i romanzi di Simenon con il celebre commissario parigino e ne era, anzi, così appassionato che non leggeva altro e con il protagonista cercava di identificarsi, per cui, complice anche una certa somiglianza di complessione fisica e certe tipiche qualità, come l'evidente buon senso e il gusto della buona cucina, tutti lo chiamavano semplicemente “Maigret” e per essere degno di tanto onore gli sarebbe piaciuto, naturalmente, condurre qualche indagine, scoprire qualche verità nascosta. Ma come fa un ragazzo a indagare, soprattutto se non vive in città, ma in un ambiente isolato – si tratta del figlio dell'amministratore di una grossa tenuta da qualche parte nell'Italia centrale o settentrionale – con poche, pochissime frequentazioni? Be', può giocare all'indagine con i pochi amici che si ritrova, ma a tredici, quattordici anni giocare, naturalmente, non basta. Oppure può tenere gli occhi aperti nel caso succeda, in quel suo ambiente, pur così ristretto, qualcosa di strano e quando qualcosa di strano effettivamente succede – che so, qualcuno che butta di nascosto qualcosa in un canale o qualcun altro che si presenta a casa per parlare con i suoi genitori di quelle cose d cui i ragazzi non vengono fatti partecipi – si butta e vede cosa riesce a scoprire. Con risultati, in realtà, decisamente imprevisti.
    Così come ve l'ho raccontata la trama dell'ultimo romanzo di Francesco Recami, un autore che con il nostro genere ha dei rapporti cordiali, ma non esclusivi, può sembrare quella di un temibile “giallo per ragazzi”, una categoria che senza dubbio detesterete, avrete detestato in gioventù e, in effetti, detesta anche il giovane protagonista. Niente paura: si tratta, al contrario, di un autentico giallo per adulti, con dei personaggi credibili e una trama plausibilissima, un giallo intriso – ovviamente – di rimembranze simenoniane e di omaggi espliciti e impliciti al grande scrittore belga (fate attenzione, per esempio, ai titoli dei capitoli), ma di solido impianto e originale concezione. E si tratta, oltretutto, di una sorta di epigono in minore di una tradizione narrativa illustre come quella dell'Entwicklungsroman, del grande “romanzo di formazione” europeo, perché il nostro apprendista Maigret dovrà capire a sue spese che una cosa sono il gioco e la fantasticheria e un'altra è la realtà e uscirà da questa minima avventura molto diverso, anche se non sembra, da quel che era prima, perché diventare adulti, si sa, è difficile e non sempre piacevole. Grossi temi, quindi, ma affrontati con tanta leggerezza e raffinatezza di tocco, da fare di questo piccolo libro prezioso una lettura davvero affascinante.
16.11.'09
Francesco Recami, Il ragazzo che leggeva Maigret, "La memoria" – Sellerio, pp. 205, € 12,00