Il Karma del Gorilla | Sandrone Dazieri

Gialloliva | Trasmessa il: 01/09/2006



Quale sia il suo Karma non saprei proprio dire, ma il Gorilla è tornato tra noi.  In vista dell’ormai imminente debutto cinematografico, del quale siamo tutti in attesa, se non altro per vedere cosa ha saputo fare Claudio Bisio con un personaggio apparentemente tanto estraneo alle sue solite corde, Sandrone Dazieri ha rotto un silenzio che durava ormai un paio d’anni, rimettendo in pista il suo schizzatissimo eroe.   E visto che il film si annuncia come uno di quelli dedicati al gran pubblico, ha provveduto a stendere una specie di manuale a uso dei nuovi fruitori: un’introduzione, in un certo senso, in cui si prende la briga di spiegare punto per punto peculiarità e caratteristiche del personaggio, razionalizzando un po’ quanto nelle prime tre storie era lasciato nel vago e sottolineando con vistosi tratti di rosso e di blu le sue virtù e i suoi difetti.  Ne è venuto fuori un romanzo che non vanterà forse l’originalità sconvolgente del primo, né esibirà l’impegno letterario e politico del secondo e del terzo, ma si fa leggere senza problemi:  non esattamente un bigino, ma certo una storia molto più palatibile per il lettore medio di quello cui eravamo abituati.  Nel Gorilla, si sa, convivono due personalità abbastanza distinte, una delle quali si manifesta quando l’altra si addormenta e viceversa, ed è un peccato che oggi ci venga assicurato che non ci troviamo di fronte alla manifestazione di un autentico Doppelgänger, come in una storia ottocentesca di possessione, ma a un assai più banale caso di schizofrenia.  Il meccanismo, comunque, funziona sempre, anche perché la seconda personalità, quella alla quale l’io narrante si riferisce come al suo “Socio”, si è ormai specializzata nell’azione dura e pura, a motivazione altamente pragmatica, lasciando al titolare della vicenda tutte le problematiche, i dubbi, le angosce che gli derivano dall’esperienza di movimento, dalla tradizione hard boiled e dallo psicologismo del nuovo giallo italiano.  Questo significa che il problema, narrativamente parlando, non è quello di tirar fuori il protagonista dalla storiaccia in cui è finito per aver incautamente accettato un incarico apparentemente innocuo da un ex compagno di militanza, ma quello di vedere se e come il poveraccio riesce a fronteggiare sul piano ideologico e personale le conseguenze dell’operato del Socio.  Il quale, peraltro, se la cava benissimo, riuscendo a schivare un’accusa di omicidio e a porre le basi per l’identificazione del colpevole a prezzo di un fulmineo espatrio in Argentina e del rientro in Italia come clandestino in un cargo, che non sono esattamente cose di tutti i giorni, per non dire di una quantità di altre avventure e di una conclusione fortemente problematica, che lascia ben sperare per un’ulteriore evoluzione del ciclo.   Un bel romanzo, dunque, che va giù che è un piacere e chi ha nostalgia delle vicende più complicate e ideologicamente più impegnative cui Sandrone ci aveva avvezzato stia pure sicuro che, a successo cinematografico incassato, il Gorilla tornerà quello (o quelli) di prima.

09.01.’06

Sandrone Dazieri, Il Karma del Gorilla, "Strade blu" – Mondadori, pp. 293, € 15,00