Il Diavolo non profuma di zolfo | Giancarlo Pagani

Gialloliva | Trasmessa il: 03/08/2004


    Un buon giallo di esordio questo Il Diavolo non profuma di zolfo di Giancarlo Pagani, quarantenne, piacentino, noto nel giro del mystery per un secondo posto al Premio Tedeschi e per la partecipazione a un paio di antologie di racconti di prestigio. Pubblicato, come ben si addice a un nuovo autore, da una piccola, ma dignitosa casa editrice di provincia (a Milano, per non perdere tempo, cercatelo direttamente alla Libreria del Giallo della Tecla, in via Peschiera 1), è un solido romanzo di indagini e di atmosfera, che riprende un modello italiano glorioso, quello dell’intrigo di provincia, con un certo numero di tipi fissi sospesi tra il tragico e il comico e un gruppetto apparentemente mal assortito di carabinieri indaganti, ma lo varia (e, in un certo senso, lo attualizza) con una dose più che rispettabile di cattiveria noir. E poi, l’accurato realismo dell’ambientazione e l’impegno evidente della scrittura pongono il risultato a un livello decisamente superiore alla media. E se anche leggendo avrete a che fare con corna di tutti i generi, da quelle dei mariti traditi e delle mogli ingannate (siamo in provincia…) a quelle del Principe delle tenebre in persona, visto che la provincia in questione è situata nelle immediate vicinanze di Torino e tutti sanno che lì il demonio è di casa, non dovrete per questo temere che il tutto debordi da un lato nella commedia alla Signori e signore e dall’altro nell’horror alla Stephen King.

    Pagani ha scelto decisamente il genere giallo e vi si attiene con uno scrupolo che, in questi tempi di malcelate ambizioni letterarie e di trappole estetizzanti, merita tutti i nostri elogi. È, il suo, un romanzo contemporaneo, che parte da una situazione apparentemente futile (anche se già il prologo, nella sua nudità drammatica, ci aveva fatto capire che l’affare è più serio di quanto sembri) per giungere a un giudizio morale spietato sul sistema di valori culturali e civili dell’Italia di oggi. Perché il diavolo, forse, non è brutto come lo si dipinge, ma la nostra piccola borghesia è sempre peggio di come ce la si immagina. Benvenuto nella categoria al nuovo autore e ricordiamoci tutti di tenerlo d’occhio.

    08.03.’04

    Giancarlo Pagani, Il Diavolo non profuma di zolfo, Libreria dell’Orso, Pistoia, pp. 325, € 11,00