Il candidato | David Baldacci

Gialloliva | Trasmessa il: 04/26/2004





David Baldacci (che, con gli anni, è riuscito a liberarsi dagli eteronimi anglosassoni impostigli qui in Italia dalla distribuzione) non scrive gialli, naturalmente: è specialista in RPRRscscè specialista èèquel tipo di romanzoni a intrigo ambientati ai vertici della società americana, tra magnati, belle donne e politici di alto livello, destinati, se tutto va bene, a essere trasposti quanto prima in un solido film con Gene Hackman, Clint Eastwood o altri divi par loro.   I suoi personaggi, uomini duri chiamati a proteggere gli interessi di potentati un po’ ambigui  e non sempre degni del proprio ruolo sociale, ricordano più gli eroi della spy story che quelli del nostro genere preferito.  Ma, stranamente, è proprio quando l’autore si lascia tentare da motivi e atmosfere del mystery che raggiunge i risultati più convincenti.  Così, in questa sua ultima fatica, la storia di Sean King, agente del Servizio Segreto (un’agenzia che, negli Stati Uniti, non ha niente a che fare con lo spionaggio, ma è votata alla protezione dei pezzi grossi, dal Presidente in giù), che si è fatto ammazzare letteralmente sotto gli occhi il candidato affidatogli e, anni dopo, si ritrova coinvolto, nemmeno lui capisce bene come, nel rapimento di un altro, finisce con l’assumere delle movenze tipiche del giallo d’azione.  Perché attorno a lui, che da quando ha lasciato il Servizio conduce la più pacifica delle esistenze, cominciano ad accumularsi i cadaveri?  E chi è il misterioso individuo che sembra programmare, con una sorta di meticolosa follia, i vari passaggi della vicenda?   E quale ruolo giocheranno le due ex colleghe che, come emergendo dal passato, si sono messe a ronzargli intorno?   È una storia, quella organizzata da Baldacci, che nessun lettore, per quanto esperto, ha grandi probabilità di dipanare, vista la complessità delle svolte e dei colpi di scena, ma è costruita, una volta tanto, con autentico rigore e regge benissimo, a dimostrazione di come, nella narrativa di genere, una buona trama riesce a far passare in secondo piano la convenzionalità dei personaggi e l’improbabilità delle situazioni.  Il giallo, certo, è un’altra cosa, le sue problematiche – soprattutto oggi – sono molto più coinvolgenti, i suoi autori sono avvezzi da tempo a muoversi sotto l’ala della Letteratura, ma… ma per noi impenitenti cultori della narrativa come divertimento, può essere piacevole abbandonarsi, ogni tanto, al piacere di un’autentica macchina da lettura.  Se non temete troppo i rimproveri dei sacerdoti del noir letterario, questa è la vostra occasione.


26.04.’04

David Baldacci, Il candidato (Split Second), tr. it. Nicoletta Lamberti, Mondadori, pp. 409, € 18,60