Il buon marito | Alexander McCall Smith

Gialloliva | Trasmessa il: 02/16/2009


    È arrivato in libreria, puntuale come sempre, il nuovo romanzo della saga che Alexander McCall Smith dedica alle vicende della Ladies' Detective Agency N. 1 di Gaborone, Botswana. I molti fan della titolare, signora Ramotswe, e dei suoi allegri collaboratori di solito non se ne aspettano particolari novità e saranno gradevolmente sorpresi, quindi, da quelle che l'autore ha voluto, per una volta, concedergli. Tanto per cominciare, sembra che l'agenzia si sia messa, professionalmente parlando, sulla strada giunta: deve affrontare, in rapida successione, un caso di divorzio, con conseguente necessità di pedinare il marito infedele, un caso di appropriazione indebita in una grande tipografia e, forse per la prima volta, un possibile caso di omicidio. E si tratta, come se non bastasse, di un omicidio triplo e piuttosto misterioso, nel senso che all'ospedale di Mochudi (il cui amministratore è lontano cugino della signora Ramotswe) sono morti inspiegabilmente tre degenti, e proprio quelli che occupavano quel certo letto del tale reparto, e in tre venerdì consecutivi. Il mistero, come vedete, ricorda un po' il poliziesco classico e non sarebbe dispiaciuto alla stessa Agatha Christie, anche se questo, naturalmente, non autorizza nessuno a definire la protagonista “la Miss Marple africana”, come l'editore italiano continua a fare, con deplorevole pervicacia, copertina dopo copertina. Ma, com'era facile prevedere, i problemi criminali passeranno in secondo piano di fronte alle traversie e alle inquietudini che sembrano scuotere il piccolo mondo di Zebra Drive: il tentativo di ammutinamento della signorina Makutsi, che, man mano che si avvicina la data delle nozze, è sempre più nervosa, giunge a mettere in discussione il proprio ruolo di perfetta segretaria e prende la clamorosa decisione di presentare le dimissioni; quello, ancora più imprevedibile, del signor JLB Maketoni, consorte della titolare e meccanico provetto, che, tuttavia, comincia a sentirsi stanco di fare solo il meccanico e vorrebbe cimentarsi anche lui con le indagini poliziesche, e, per finire, quello di Charlie, apprendista meccanico notoriamente inetto e piuttosto lazzarone, che coltiva tuttavia il sogno segreto di diventare taxista e, grazie alla generosità del suo datore di lavoro, che gli cede una bellissima Mercedes ultrausata ma in condizione perfette, sembra sul punto di realizzarlo. Come andrà a finire il tutto non spetta a me dirvelo e, probabilmente, potreste divinarlo anche voi, perché ormai le caratteristiche di quell'angolo dell'Africa australe, per non dire dei costumi e delle consuetudini dei suoi abitanti, ci sono note nei minimi particolari, ma questo non significa che la lettura del romanzo non sia, come sempre, assai godibile. Alexander McCall Smith non perde un colpo – almeno quando di occupa di cose africane – e la signora Precious Ramotswe, ovviamente, neanche. Per cui buon divertimento e – come si dice – alla prossima. E forse sarà ora di cominciare a pensare a un regalo di nozze per la signorina Makutsi.

    16.02.'09
    Alexander McCall Smith, Il buon marito (The Good Husband of Zebra Drive, 2007), tr. it. di Stefania Bertola, "Narratori della Fenice" – Guanda, pp. 254, € 15,00