Non è questo Giustizia di Friedrich Dürrenmatt, un romanzo del 1987 che
compare oggi per la Marcos y Marcos, esattamente un inedito, neanche per
il mercato italiano, perché mi sembra di ricordare che l’abbia già pubblicato
Garzanti una quindicina di anni fa, ma è senza dubbio un classico su cui
non è facile mettere le mani, per cui possiamo trattarlo come una novità,
e, data la rilevanza dell’autore nella storia del nostro genere e nella
narrativa del ‘900, una novità importante. Non si tratterà, forse,
di un’opera allo stesso livello de Il giudice e il suo boia o della Promessa,
perché Giustizia è piuttosto un lungo frammento, su cui lo scrittore lavorò
a intermittenza dal 1957 al 1985, senza riuscire mai a darne una versione
definitiva, ma questo conta solo fino a un certo punto. Dürrenmatt
non credeva nelle convenzioni del giallo classico – si vantava anzi, a
torto, di averne celebrato il requiem – e anche in questo
caso lo spunto è tutt’altro che ortodosso: l’omicidio è commesso in pubblico,
di fronte a numerosi e autorevoli testimoni, ed è l’assassino stesso,
affarista e uomo politico di successo, che dal carcere affida a un avvocato
scarso di mezzi e dal livello morale non eccelso lo strano compito di ricostruire
il delitto come se a commetterlo, per assurdo, non fosse stato lui. Dove
possa portare tutto ciò, nella severa concezione del mondo di Dürrenmatt,
lo capirete solo alla fine di questa stranissima narrazione, condotta in
gran parte sotto forma di uno straripante monologo (l’io narrante di Giustizia
è senza dubbio uno dei più logorroici dell’intera storia della narrativa),
in cui tutti i valori riconosciuti della morale calvinista e dell’autocompiacimento
nazionale elvetico sono messi perfidamente in discussione. Perché
se tutto il mondo moderno, per l’autore della Visita della vecchia signora,
non è particolarmente piacevole, alla Svizzera, com’è noto, egli riserva
una posizione negativa privilegiata. E se credete che “negativo”
e “privilegiato siano termini in sé incompatibili, vuol dire che non avete
familiarità con l’opera di questo straordinario interprete colto dello
spirito noir.
09.05.’05
Friedrich Dürrenmatt, Giustizia (Justiz, 1987), tr. it. di Giovanna Agabio, "Gli alianti" – Marcos y Marcos, pp. 215, € 13,50