Giro di killer | Chris Grabenstein

Gialloliva | Trasmessa il: 03/16/2009


    Diamo anche noi il nostro contributo alla lotta contro la crisi con una segnalazione che non vi farà spendere più di quattro euro. In effetti, da quando alla direzione dei Gialli Mondadori c'è Sergio Altieri, capita ogni tanto che in quella vecchia e gloriosa collana compaia, accanto alle ristampe e al solito materiale spurio, qualche autore per cui può valere la pena di fare un salto in edicola. Così, questo Chris Grabenstein, americano del New Jersey sulla quarantina, pur senza essere, diciamo così, un titano del noir contemporaneo, merita senza dubbio di essere letto. Altieri, finora, ne ha pubblicato un paio di romanzi piuttosto interessanti, dei quasi procedural ambientati in una località turistica della costa atlantica, incentrati su una figura di poliziotto veramente insolita. In effetti, il suo John Ceepak rappresenta un raro caso di piedipiatti di provincia aspirante alla perfezione: incorruttibile, dotato di forte senso morale, di un incrollabile senso della giustizia e di un altrettanto incrollabile codice d'onore, ligio allo spirito (ma anche alla lettera) di norme e regolamenti di ogni genere, ma no al punto da farne un feticcio, può correre a volte il rischio di sembrare ai colleghi e ai lettori un marziano in visita, ma è meno antipatico di come la descrizione potrebbe far supporre e, soprattutto, come protagonista, funziona. E per fortuna, perché nell'ambiente apparentemente spensierato in cui si muove, tra famigliole in vacanza e ragazzotte da spiaggia, ne succedono veramente di ogni. Così, in questo Giro di killer (un titolo per trovare il quale la redazione del giallo non si è certamente sforzata, ma non potevano mantenere il Wack the Mole originale, che si riferisce a un gioco da baraccone che qui da noi è affatto ignoto), il rinvenimento casuale di un anello tra la sabbia porta alla scoperta di una serie di indizi uno più inquietante dell'altro (prima la fotografia di una ragazza scomparsa vent'anni prima, poi dei barattoli di formalina contenenti pezzi anatomici vari ugli scaffali del museo e sui banchi di un negozio di souvenir, quindi una serie di teschi accuratamente confezionati in recipienti di plastica da cucina e seppelliti qua e là lungo la spiaggia...) che rinviano inesorabilmente all'attività di un serial killer di cui nessuno, ma proprio nessuno, s'era mai accorto. Ora, il capo della polizia sarebbe piuttosto propenso a lasciar perdere tutto, per non spaventare i turisti e non mandare a monte il previsto concorso per la costruzione del miglior castello di sabbia e gli altri agenti in forza si rivelano, nella circostanza, piuttosto inetti e dolorosamente propensi a combinare dei guai, ma per fortuna c'è Ceepack, che con il solo aiuto del giovane Danny, agente apprendista che funge da narratore e da coro greco, imbroccherà la soluzione, e, in un finale ad alta tensione, metterà le mani sul colpevole. Niente di speciale, dunque, ma tutto piuttosto ben scritto, in un tono piacevolmente scanzonato, nonostante la drammaticità dell'argomento, con dei personaggi credibili e tutta una serie di notazioni vivaci sui membri di quella piccola comunità. E di gialli “normali” di questo tipo, non di aspiranti bestseller prefabbricati o di esercizi di ambizione letteraria che abbiamo soprattutto bisogno ed è un peccato che, ormai, se ne incontrino così pochi. Peccato che la copertina sia una delle peggiori che, a mia memoria, il Giallo abbia mai pubblicato, ma non si può avere tutto.

    16.03.'09
    Chris Grabenstein, Giro di killer (Whack the Mole, 2007), tr. it. di Giuseppe Settanni, Il giallo Mondadori n. 2970, pp. 287, € 3,90