Fuori rotta | James W. Hall

Gialloliva | Trasmessa il: 11/12/2007




I gialli e le storie di pirati, normalmente, appartengono a due settori diversi della narrativa di consumo.  A meno che, naturalmente, i pirati non siano affatto diversi da quelli tradizionali, con la benda sull’occhio e l’uncino al posto della mano, e non abbiano niente a che fare con i controvelacci, i pappafichi e i galeoni carichi d’oro spagnolo.  Esistono anche i pirati contemporanei, che in certe acque (soprattutto nei mari dell’Estremo Oriente) assaltano allegramente le petroliere e i cargo mercantili, che individuano le proprie prede grazie alle reti satellitari e le selezionano mediante appositi programmi informatici e costoro, per ovvi motivi, hanno abbastanza a che fare con la malavita organizzata “normale” da poter entrare benissimo in un noir, o perlomeno in una storia di gangster.

       Così, James W. Hall, un autore che, personalmente, non conoscevo, anche se almeno due dei suoi quattordici romanzi sono stati pubblicati, con discreto successo, anche in Italia, di capi pirati, in questo suo Fuori rotta, ce ne presenta addirittura due.  Uno, come si conviene, abbastanza simpatico, anche se è il figlio di un padrino della mafia di Miami: in effetti si sforza di redimere questo antipatico background familiare con un certo spirito libertario, con il gusto del mare e dell’avventura e un atteggiamento, tutto sommato, cavalleresco.  L’altro, in ovvio contrasto, è parecchio antipatico, un volgarissimo gangster sanguinario e sempre sull’orlo della paranoia, che arraffa quello che può e si lascia alle spalle senza battere ciglio una scia di cadaveri.  Si odiano, naturalmente, anche se sono legati, come in ogni storia di pirati che si rispetti, da rapporti di famiglia, nel senso che la sorella dell’uno è la fidanzata dell’altro.  E in mezzo ci sta lui, il protagonista, Thorn, avventuriero riluttante –  una specie di reincarnazione, tanto per intenderci, del Travis McGee di John D. McDonald – un uomo che quando è necessario sa impegnarsi nella lotta per la legge e l’ordine, ma preferirebbe di gran lunga essere lasciato tranquillo nella sua bella casa di Key Largo, l’isola della Florida resa celebre, nel 1948, dal film di John Huston con Humphrey Bogart, Lauren Bacall ed Edward G. Robinson, a stretto contatto con il mare e in comunione con i suoi vari amici d’ambo i sessi.  Quali che siano le sue preferenze, comunque, per un motivo o per l’altro lo tirano sempre in mezzo e anche in questo caso il poveraccio finirà per farsi coinvolgere negli opposti progetti dei due figuri di cui sopra.   Mescolate questi elementi, aggiungendovi un po’ di ambientazione tropicale e un pizzico di ecologismo critico, e ne verrà fuori un thriller abbastanza al di fuori dagli schemi, con dei personaggi interessanti, anche se non originalissimi, e una trama complicata, ma piuttosto avvincente.  L’autore ha un certo geniaccio nel non lasciare trapelare troppo spesso le sue intenzioni e anche se all’inizio vi sembrerà di aver capito senza problemi dove vi vuole portare, il consiglio è quello di stare in guardia.  Con i pirati, si sa, è sempre meglio.


12.11.’07

James W. Hall, Fuori rotta (Off the Chart, 2003), tr. it. Barbara Murgia, Piemme, pp. 431, € 18,90