Fiume di sangue | Jeffrey Deaver

Gialloliva | Trasmessa il: 01/29/2007




Jeffrey Deaver ha raggiunto la fama internazionale con Il collezionista di ossa, il primo romanzo del ciclo di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs, che è del 1997, ma non è quella la sua prima opera.  Aveva già pubblicato, oltre ad altre cose di interesse minore, una singolare trilogia, incentrata sul personaggio di John Pellam, location stout dell’industria cinematografica, che solo adesso viene pubblicata in Italia.  Lode dunque alla Sonzogno, che, dopo Sotto terra, che è arrivato in libreria l’anno scorso, ci propone in edizione semieconomica questo Fiume di sangue che, pur risalendo al 1993, sarebbe stato un vero peccato perdere.

       John Pellan, vi dicevo, è un personaggio piuttosto originale, soprattutto per gli standard del thriller.  È stato filmmaker a Los Angeles, ha diretto un paio di pellicole di avanguardia, ma non è mai riuscito a trovare qualcuno che producesse il suo film, quello che si porta da sempre nel cuore.  Per cui fa il location stout, il ricercatore di ambientazioni in esterni, il che significa che va in giro con il suo camper cercando di trovare paesaggi urbani e rurali che facciano al caso di produttori, sceneggiatori e registi e, come è ovvio, finisce regolarmente nei posti più strani.  Questa volta è a Maddox, Missouri, una ex città industriale oggi alquanto dimessa, dove si sta girando quella che, in definitiva, è una variazione sul tema di Gangster story.  Lì, il più banale degli incidenti – una portiera d’auto aperta bruscamente che gli fa cadere uno scatolone di bottiglie di birra –  lo mette inopinatamente in contatto con quelli che si riveleranno, poche pagine dopo, per tre temibili killer.  In realtà non ne ha visto nessuno in faccia, per via di un riflesso di luce sui vetri, e non li saprebbe identificare per nulla al mondo, ma non ci crede nessuno: e allora la polizia lo tormenta, l’FBI lo perseguita, i killer non vedono l’ora di fargli la pelle…  e lui riesce a pensare soltanto al fatto che se trovasse la miseria di 150.000 dollari potrebbe produrre, finalmente, il suo film.

       Non è tutto qui, naturalmente: c’è un intrigo complesso da sciogliere e  visto che Deaver è, tra tutti gli autori contemporanei, uno dei più affezionati alle buone regole del giallo tradizionale, sia pure d’azione, non ci nega certo il colpo di scena finale.  Ma è anche un maestro dell’ambientazione insolita e dei personaggi non convenzionali (i più convenzionali tra tutti restano, in fondo Lincoln Rhyme e la Sachs), nonché un virtuoso della scrittura di tensione, tutte cose che ci garantiscono che, per una volta, il recupero di un vecchio testo di tredici anni fa non è una banale operazione commerciale, ma una proposta di cui essere grati.  Aspettiamo, a breve, il terzo volume della trilogia.


29.01.’07

Jeffrey Deaver, Fiume di sangue (Bloody River Blues – A Location Scout Mystery, 1993), tr. it. di Cristiana Astori, "Sonzogno Bestseller" – Sonzogno, pp. 359, € 12,00