Fatti e notizie

La caccia | Trasmessa il: 04/01/2012


Fatti e notizie

    Si sa che il rapporto tra fatti e notizie, nella pratica giornalistica, è ancora più controverso di quello tra fatti e opinioni, nel senso che è sempre possibile che di un certo fatto non si dia alcuna notizia e che a una certa notizia non corrisponda nessun fatto. Può succedere, anche, che di un fatto si diano più notizie diverse, e che più notizie si diano addirittura di un non fatto. Prendiamo il caso dei complimenti di Obama a Monti, quelli che il presidente americano avrebbe fatto in sede di conferenza sulla sicurezza di Seul e che il capo del governo italiano si sarebbe perso, con suo disappunto, perché impegnato al telefono con Cicchitto. Qui le notizie base, a rigore, sono tre: 1) Obama si è complimentato per l'intervento di Monti; 2) Monti non lo ha sentito perché era al telefono e 3) se ne è dispiaciuto. Questo almeno come comunicato da fonti interne allo staff del professore (solo loro avrebbero potuto conoscere l'identità del telefonatore) e prontamente diffuso dall'Ansa la mattina di martedì scorso. Come notizia non era un granché, anche perché non entrava nel dettaglio dei complimenti in questione, ma era sufficiente a stimolare l'orgoglio nazionale e quello personale di Monti. Se ne è lusingato persino Cicchitto, che ha trovato il modo, dopo qualche mese di oscurità, di far riparlare di sé.
    Senonché il giorno dopo, mercoledì, un giornalista del “Fatto quotidiano” va a controllare sul sito della Casa Bianca il discorso di Obama, e di complimenti a Monti non trova neanche l'ombra. Con il che la notizia naturalmente cambia, nel senso che 4) qualcuno se li è inventati e 5) il professore è stato un po' troppo corrivo a crederci. Si potrebbe anche aggiungere che 6) per essere stato indotto a manifestare una simile ingenuità il capo del governo deve essersi incazzato ancora di più, ma questa non è esattamente una notizia: è solo una deduzione o, come direbbe un filologo classico, un autoschediasmo.
    Giovedì, comunque, della presumibile amarezza montiana parla solo il “Fatto quotidiano”. Di scrivere che l'amato capo del governo tecnico ha fatto, in qualche modo, una grama figura, non ha voglia nessuno. Solo venerdì vi accenneranno, con cautela, i fogli più spregiudicati. Ma venerdì arrivano anche i nostri, nella persona del consigliere diplomatico Terracciano, presente a Seul, che assicura al “Corriere della Sera” che 7) Obama Monti l'ha citato davvero. Lo ha fatto, però, parlando a braccio, il che spiega il silenzio del sito. Ha detto, in un breve intervento estemporaneo fuori protocollo di aver “trovato giusto” il ragionamento di Monti per cui anche “dei piccoli passi” in tema di sicurezza nucleare possono essere utili, perché con quel che c'è in ballo una catastrofe è sempre possibile. Monti era fuori sala, al telefono con Cicchitto, appunto, ma qualcuno ha provveduto subito a informarlo.
    In altre parole, il complimento obamiano si riduce all'aver trovato giusto il ragionamento per cui, in quel contesto, dei piccoli passi sono meglio di niente. Non un gran complimento, in realtà, e non un grandissimo ragionamento. Ma la constatazione permette di formulare la notizia 8), quella per cui all'interno dello staff presidenziale italiano l'avidità di complimenti è tale che può spingere persino a inventarseli, con la specificazione 8bis), per cui non basta essere stati presidi della Bocconi e commissari europei per essere del tutto immuni dalla vanagloria. Al tutto si potrebbe aggiungere una postilla 9) sulla piaggeria che regna nella stampa italiana, ma non è necessario. Otto notizie per un non fatto sono più che sufficienti.
01.04.'12