"D" eufoniche

La caccia | Trasmessa il: 01/25/1998





Telefonami amica che, spinta da bisogno, costretta esercitare mestiere che, x qnto rispettab., non consiglierei a mia figlia, se avessine 1: responsab. di collana editoriale narrativa.  Ciao, come stai, tutto bene, cosa stai facendo di b.: scambiamo soliti convenev., ma evidente che lei non est in forma migliore, che hay qc. che angustiala.  E infatti rivelamelo subito: sta rivedendo traduz. di prossimo volume di sua collana, opera di conoscente comune (altra creatura che svolge x denaro attività che a figlia non consiglierei, anche xché ne ho fin troppa esperienza personale) e non ne est soddisfatta.  “Pensa” dicemi “ha lasciato tutte d eufoniche.  Est da 2 ore che le sto togliendo. 1 noia bestiale.”


D eufonica, come ascoltatori sapranno meglio di me, est qla conson. dent. son. che, secondo norme retto scrivere italiano inseriscesi in coda a certe preposiz. o congiunz. monosillabiche che escono in voc. qndo x voc. comincia parola successiva, x evitare fenomeno di iato.  Est, in parole pov. d di “ad arrivare”, “ed invero”, “ed egli”, “ad ogni costo” e simili.  Oggi non prescrivesene + uso come olim: sempre raccomandata qndo 2 vocali da separare sono identiche, ma fassene volentieri a - qndo sono diverse.  In uso contemporaneo, qlo al- cui attengomi io, meglio scrivere “ed evidentemente”, ma “e ognuno”; “ad abbondanza”, ma “a ogni costo”.  Comunque responsabilità resta di autore, che, mancando norme precise, può fare 1 po’ come paregli.


A mia amica, comunque, d eufoniche non piacciono e da testo che deve passare in tipogr. stalle togliendo tutte, cosa che con computer est abbast. fac. da fare, ma richiede quantità di tempo.  Io, comnque, che tendo a vedere cose da pdv dichi testo scrivelo, non sentomi perfettam. d’acc.  “Ma, senti” dicole “parlatone a traduttrice?  Lei che dicene?  In fondo, qla di scegliere di mettere o non mettere d eufoniche est responsabilità sua.”  “Figuriamoci se chiedole permesso” risponde lei, piutt. risentita.  “Avevogli detto prima non metterle.  E in mia collana libro con d eufoniche certo non esce.”  At che cambio discorso, xché evidente che non intendiamoci e non vorrei mettermi litigare.  Tra altro anch’io sto traducendo testo x lei e, anche se io d eufoniche solitam. non adoperole, se continuassimo in dibattito tentaz. mettercele tutte senza dubbio finirebbe con venirmi e chissà come andremmo a finire.


Xché probl., in definitiva, - futile di qnto sembri a 1ª vista.  Vedete, 1 compra libro, su cui figura nome di autore e, se di caso, di tradutt. e crede che a qs. 2 personaggi spetti intera responsabilità di qnto apprestasi a leggere. Sunt loro, in fondo, che firmanolo.  Qlo che spesso non si sa est che testo, originale o tradotto, passato x mani di qntità di altre figure, che sentitesi in pieno diritto di modificarlo.  Quasi tutte case editrici affidano libri da pubblicare a editor, che può identificarsi o no con direttore di collana, ma comnque, visto che habet stipendio da guadagnare,  deve proporre sue modifiche: che so, asciugare 1 po’ testo (che vuol dire tagliarlo), o allungarlo, o sottolineare certi particolari e sfumare su altri, certe volte xsino cambiare finale o impostaz. di qs. o ql personaggio.  Qnto a traduz., che riferisconosi a testi ormai definiti, spesso redattori addetti loro intereventi fannoli d’ufficio, senza chiedere permesso a ness1, e non tanto x togliere errori, che, credete a me, che traduco da 30 anni, se x caso scappatoti vero errore di traduz., che può sempre capitare, puoi essere sicuro vedertelo bello stampato in ediz. definitiva, mentre qc1 accanitosi su resto, cambiando parole che avevano solo difetto non piacergli: devo avervi già raccontato, anni fa, di qlo che non voleva che in 1 mia traduz. comparisse parola “senzacasa”, xché, a suo avviso, bisognava scrivere “senzatetto”: abbiamo litigato 1 bel po’, vinto lui, io protestato e da allora lavoro da qla casa editr. non avutone +.  Tutti poi intervegono d’ufficio, senza avvertire ness1, x “uniformare”, dicono loro, usi ortografici, punteggiatura, e cose di genere.  E x eliminare, o aggiungere, d eufoniche, che può sembrare cosa da niente, ma in realtà non lo est.


Xché, vedete, niente di male in consigliare autore, o traduttore, su come migliorare opera da presentare a pubblico leggente.  Consigli servono sempre.  Ma se vengonoti da 1 che su tua opera ha, x così dire, diritto di vita et morte, in senso che sai beniss. che se non accetti suoi consigli non pubblicatelo, be’, proprio consigli qli non sono.  E anche se non sei autore vero e proprio, ma qla modestissima entità che in ns. sistema editoriale est traduttore, hai comunque diritto a far rispettare tue scelte stilistiche, ortografiche, lessicali.  Di modi x tradurre 1 testo da lingua in altra hay tanti, e tutti giusti, ma sei tu che firmi traduz. e sei t che devi sceglierne 1.  Est tuo dovere, xché paganoti (poco) x qs., e anche tuo diritto.


Naturalm. problema di fondo est qlo di criteri che adibisconosi x modificare lavoro di altri. Signora di cui parlatovi ama libri, habet molto gusto e probabilm. est convinta migliorarli, e ness1 riuscirà mai a persuaderla (io, al-, provatoci tante volte, ma mai riuscitoci) che non est suo compito migliorare libri altrui: che unica opzione di cui dispone, se non piaccionole, est qla non pubblicarli (che est già tanto, come potere), e se in complesso piaccionole ma in qlche particolare no, be’, non est tragedia: decida se correre o non correre rischio e lasci giudicare a lettore.  Ma editor di grandi case editrici, + di volte, non ragionano in termini di mi piace o non mi piace: loro tengono d’occhio mercato, e x loro criterio di leggibilità confondesi con qlo di vendibilità, che vuol dire dare a pubblico qlo cxhe desidera e, at limite, togliere a autore qsiasi possibilità innovare, xché innovaz., da pdv successo di vendite, spesso pericolosa.  Est diffic., x 1 aspirante autore farsi pubblicare, ma ancora + difficile, credete a me, pubblicare suo libro come scrittolo.  Est faciliss., invece, x chi conosca persone giuste, accordarsi con tale editor o con tale direttore di collana e produrre, con suo aiuto e sotto sua supervisione, + banale di best seller.  Pensateci 1 momento e verrannovi in mente esempi a bizzeffe.


Cosa c’entra tutto qs. con operaz., in sé abbast. innocua, di ripulire 1 traduz. da d eufoniche indesiderate?  C’entra, c’entra: ql’operaz. s’inquadra, sia pure a livello apparentem. innocuo, in stessa logica.  Che est qla di non lasciare libero autore (ammetterete che anche tradutt. est autore, no?, anche se sue responsabilità solo formali), di inquadrarlo in sistema predefinito, in nome di criteri che, quali che siano, non sono suoi.  Che est 1° passo x trasformare scrittura da fatto di ricerca e di espress. a fatto puram. commerciale, in logica di mercificaz. di cultura.  Bella responsabilità.  E speriamo che mia amica non in ascolto, se no ho paura che dovrò cancellare altra casa editr. da elenco miei datori lavoro.

25.01.’98