X motivi di ordine sanitario che in qs. sede non caso approfondire, chi
parlavi - in linea di pr. - deve tenersi at larga da dolciumi, e, + in
generale, da alimenti in cui allignino zuccheri e altri carboidrati. Bella
sfiga, certo, anche xché, se dolce, in cultura di sapori contemporanea,
non gode di favori di olim, qndo veniva preso come termine di paragone
di bontà di carattere et eccellenza poetica, tanto che xsino di versi di
Shakespeare potutosi scrivere che “zuccherini”, che oggi non verrebbe
in mente a ness1, a me, forse x qlche insopprimib. residuo di infantilismo,
dolci, in forma solida o liquida, piacciono moltiss., farinacei pure e
non parliamo di altri prodotti + o - ascrivib. at stessa categoria. Ma
così va mondo et non intendo certo affliggervi con miei guai personali.
Fatto est che altro giorno capitatomi avventurarmi, diciamo così, in territorio
nemico, in noto negozio centro cittadino, x effettuare acquisto prodotti
vietati (assortim. di marons glacés, cioccolatini, fondenti e simili).
Non x mio uso e consumo, credetemi, ma x rispettare ineludib. impegno
sociale, obbligo far pervenire omaggio a famiglia che quei prodotti apprezza
particolarm. e puotesili permettere senza remora. E di fronte a bancone
che, in termini dolciarii, rigurgitava di ogni ben di Dio, fattomene riempire
(1 po’ di qs., 1 po’ di qlo, ci metta qc1 di qli, sì, anche qli con datteri,
grazie, e qli lì rosa cosa sunt?, ma sì, mettacene pure qc1, usw...) scatola
+tosto considerevole. Sentivomi via di tra Tantalo voyeur,
ma, insomma, credo essermi comportato da gentiluomo, senza far trasparire
mia cupidigia.
Solo che, at fine, dopo aver impacchettata scatola in elegante confez.
che caratterizza qla ditta e averla pesata, mentre io sbirciavo incredudulo
cifra apparsa su finestrella di registratore di cassa, commessa mi ha porto
piccolo contenitore metallico. “Qs. est omaggio” detto con gentile
sorriso. “Sunt mentine x gola. Non preoccupisi: non contengono
zucchero, non fanno male.”
Strano, no? Io, assicurovi, non fatto ness1 commento che potesse
far pensare che acquisto preced. non fosse destinato at mia mensa. Certo,
in ql negozio, molti clienti, forse i +, vanno qndo necessitano fare regali,
ma non est obbligatorio, et x qlo che potevane sapere brava donna io qla
scatola di fondenti assortiti potevo avere tutte intenzioni sbafermela
di persona appena rientrato a casa, o addirittura subito su marciapiede
lì fuori. Eppure, dopo avermi venduto a caro prezzo qntità zucchero
suffic. scatenare preoccupanti sindromi diabetiche in intera popolazione,
gentile creatura premuravisi garantirmi che prodotto di cui facevami omaggio
zucchero non contenevane e qndi non faceva male. Sembratami contraddiz.
interessante. Era 1 po’ come se salumiere, dopo averti rifornito
di pancetta di maiale, salama da sugo e mortadella di fegato aggiungesseci
in omaggio mazzo di carote xché qle non contengono colesterolo o come se
spacciatori di droghe pesanti offrissero a loro clienti + affezionati pillole
di vitamine xché bisogna pensare innanzit. a propria salute. Est
vero che coerenza assoluta est dono x pochi, ma insomma...
Pensatoci 1 po’. Chissà, forse qla donna era 1 infiltrata.
Suo gesto, apparentem. futile, rappresentava vibrante messaggio di destabilizzaz.
in cfr. di dipendenti da zucchero che tutti santi giorni vedevasi sfilare
davanti. Qs. mentine non fannovi male, ragazzi miei, qndi tutto qlo
che avete comperato prima sì e pensateci finché siete in tempo. Sarebbe
stata, in certo senso, forma di slealtà verso suoi datori di lavoro, ma
causa est causa, e peccato (o trascuratezza alimentare, che di peccati
contemporanei est 1 di + gravi) bisogna affrontarlo là dove aggiranosi
peccatori, come ben sapevano qle pie donne che in tempi lontani osavano
metter piede in + turpi luoghi di abiezione x dissuadere giovani et anziani
da loro frequenza. D’altr., dove se non su pacchetti di sigarette
est opportuno scrivere che fumo nuoce gravem. at salute e dove si posizionavano,
in certi romanzi ottocenteschi, militanti di Società di Temperanza se non
in prossimità di osterie? “In Chiesa coi santi” dice padre Dante
“e in taverna coi ghiottoni.”
Tuttavia io ql negozio frequentolo, a intervalli, da 30 anni abbondanti
e qla commessa sempre vistacela. In pratica, in mio immaginario privato,
suoi tratti identificanosi con marons glacés. Non posso pensare che
in tutto qs. tempo abbia larvatam. sabotato, sia pure in nome di + nobile
di cause, impresa x cui lavora. Sì, può essersi convertita da poco,
succede anche qs., ma non credoci. + probab. che anche lei, come
tanti, di contraddiz. preoccupisi solo fino at certo punto. Soprattutto
in casi come qs. Certi messaggi circolano con tanta insistenza, vengono
ripetuti così sp., che tutti siamo portati ripeterli a ns. volta, senza
neanche pensare che abbiano significato che richiede qlche forma di impegno
da parte ns. Verità ripetute sunt verità x definiz.: valgono anche
x chi non ha minima intenz. attenervicisi. Come negoziante che impreca
contro evasori fiscali in momento st. in cui accetta tuoi soldi senza battere
scontrino, o cittadino che apprezza dr. Di Pietro xché non fidasi di uomini
politici, anche chi vende prodotti nocivi può legittimam. preoccuparsi
di salute di acquirenti. Ripete formula che habet sentito ripetere
infinite volte e qs. bastagli. A dare assuefaz. non sunt soltanto
droghe (tra cui personalm. tenderei annoverare a pieno titolo zucchero
e pancetta maiale), ma anche messaggi che riguardonole.
17.05.’98