Non so qnti di voi presosi disturbo
ritirare in edicola copia gratuita ultimo num. “Milano in Comune”, rivista
che amministraz. comunale ns. città distribuisce ogni tanto at scopo evidente
celebrare fasti amministratori in carica. Di qc1 di num. precedenti
devo avervi già parlato a suo tempo: in effetti, idea che parte politica
che controlla macchina comunale facciasi propaganda a mie spese (e a spese
tutti altri cittad., siano o non siano d’acc.) est di qle che mandanomi
regolarm. in bestia. E stavolta imbestialitomi ancora di +, xchéAlbertini
et suoi fidi non fanno che ripetere, ogni volta che hannone occas., programma,
in sé disdicevole, di amministrare città con stessi criteri con cui amministrasi
azienda privata, et aziende private, notoriam., non pubblicano bimestrali
x far sapere a gente qnto bravi, belli e saggi siano loro dirigenti.
E qs. x semplice motivo che loro rivista di genere dovrebbero pagarsela,
mentre sindaco non habet di qs. probl. E così può permettersi affliggere
cittad. elettori con certo num. pagine vivacem. colorate in cui, oltre
a esibire numero spropositato di volte proprio ritratto e qlo di suoi compagni
di parte, può ascrivere a proprio merito qsiasi iniziativa realizzisi,
ipotizzisi o semplicem. promettasi in città, tacendo accuratam. su particolari
fastidiosi come aum. tariffe o caos di servizi. Tutto proprio come
a bei tempi di Lega e Milanodabere: anzi, appreso da fonte degna fiducia
che a tempi sindaco Tognoli rivista, chiamiamola così, riusciva autofinanziarsi
con pubblicità, hpt che oggi, x ql. poco esperienza professionale che habeo
in ramo, tenderei ad escludere.
Comunque può valere pena dare occhiata a qs. esempio abominio giornalistico.
In fondo, come insegna antico proverbio, chi lodasi imbrodasi, e
spocchia di cui fanno mostra neoamministratori, che attribuiscono a proprio
merito, a pochi mesi loro entrata in carica, opere in corso da anni, come
restauro di torre parco o costruz. parcheggio ATM viale Famagosta, e
manca poco arroghinosi vanto acquisto Ronaldo, dicela lunga su loro scarsa
consideraz. x intelligenza altrui, come dire su loro povertà culturale.
E poi quegli stessi autoelogi fanno capire con maggiore evidenza
di qsiasi attacco avversario quale est logica con cui propongonosi agire.
Articolo fondo in 1ª pagina, firmato da sindaco in pers., dedicato
pericoli di immigraz., che “stravolto condiz. accoglienza” e “legata
indissolubilm. a crimine ... e at illegalità”. A pag. 3, in rubrica
“Ditelo a Giunta”, Ombretta Colli risponde a anonimo “gruppo di cittadini
zona 20” preoccupati x piaga di zingari, assicurando che già decisosi
“‘congelare’ fondi at associaz. che occupatesi fino ad ora di
nomadi” e dichiarandosi convinta che occorre, sì, “seria politica educativa”,
ma che bisogna anche cercare “altre strade”. Notiziario
a pag. 4/5 , riferisce, tra altro, di “blitz” contro immigrati irregolari,
di incontro tra sindaci per fare punto su “emergenza immigraz.”, con
annessa richiesta leggi + severe, di sgombero di 2380 nomadi (devono essere
qs. “altre strade” cui alludeva ass. Colli) e di sfratto centro anarchico
via De Amicis. A pag. 6/7, parlasi di necessità che p.za Duomo torni
a milanesi: non dicesi a chi appartenga adesso, ma sottolineasi esigenza
renderla “- bazar e + luogo sacro”. E a pag. 13, servizio “immigrati,
regole e solidarietà”, cui contenuto potete beniss. immaginarvelo da soli,
est illustrato con foto “sgombero di fabbrica dismessa” e “questua a
semafori”, nonché impreziosito con opinione, tra altre, di noto Piergianni
Prosperini (est unico servizio., tra parentesi, che pubblichi anche 2 interv.
di opposiz., probabilm. x dare parola a Lega, che, in argom. est assolutam.
d’acc. con maggioranza, sì che ragionevoli cose che dichiara in merito
consigliera di PDS sembrano stranam. fuori posto, e se fossi stata in lei
forse a intervenire in qla sede avreici pensato 2 volte). E così
via.
Essendo qs. vento che tira, fa un po’ impress. foto, x certi versi semplicem.
ridicola, che compare in 1ª pag. sotto titolo “Ricostruiamo città”. Raffigura
sindaco e suo vice che impugnano orgogliosam., guarda 1 po’, 1 stanga
ciasc1 di carriola da muratori. Albertini riesce anche a esibire cazzuola.
Immag. assurda e involontariam. comica: 2 distinti signori in impeccab.
completi estivi (nocciola scura qlo di Albertini, bianco panna qlo di De
Corato) che fingono essere 2 onesti lavoratori edili, mentre loro ovvia
estraneità a lavoro manuale viene gridata non solo da loro vestiario, ma
da evidente impaccio di loro atteggiam. Ma est anche simbolo
di altrettanto evidente volontà di stretta collaboraz. (e costretti tra
qle 2 stanghe 2 figuri vicinissimi 1 at altro, a garanzia di reciproco,
assiduo, sostegno) tra sindaco nominato da Berlu e vicesindaco di AN. Et
est qui che ridicolo sfuma in minaccia, xché se Albertini est notoriam.
industriale, De Corato, altrettanto notoriam., est postfascista, in cui
“post” est precisaz. +tosto recente. E stretta collaboraz. tra
industriali e fascisti società italiana già conosciuta e non trattone che
danni. Sarà caso, ma anche Mussolini amava farsi ritrarre mentre
impugnava cazzuole e ammucchiava mattoni. Sì, lui esibivasi a torso
nudo, non in completo nocciola o panna, ma, chissà xché, differenza non
riesce tranquillizzarmi.