Bersaglio mobile | Ross Macdonald

Gialloliva | Trasmessa il: 05/30/2005




Ci vuole un po’ per entrare nei meccanismi di Con la morte del cuore, opera seconda di Gianni Biondillo, un autore il cui romanzo di esordio, Per cosa si uccide, ha appena avuto, a un solo anno dalla pubblicazione, l’onore di una ristampa in tascabile, che per un italiano non è roba da poco.  Ci vuole un po’, perché questo nuovo capitolo della sagra dell’ispettore Ferraro e dei suoi amici e nemici in forza al commissariato di Quarto Oggiaro per un paio di centinaia di pagine sembra proprio non voler decollare e mentre il protagonista si impiglia in una serie di casi, spesso esilaranti, sempre amaramente grotteschi, ma apparentemente isolati l’uno dall’altro, il lettore rischia un po’ di perdersi per via.  Non che non valga la pena di proseguire nella lettura, naturalmente: l’autore ha un autentico dono per i personaggi e poi sa scrivere, maneggia con perizia l’italiano standard, il quartoggiarese corrente e tutta una serie di altre lingue e dialetti di impiego sul territorio e sfoggia una capacità veramente diabolica di nascondere nei giri di frase meno ortodossi le citazioni più erudite, ma, insomma, non si scappa, il giallo è il giallo e vuole, anzi, esige, una trama.  Ma basta un po’ di pazienza e arriva anche quella: quando, verso metà romanzo, le cose cominceranno a muoversi e il caso banale di un giovinastro che fa il bullo davanti a una scuola media avrà avuto gli esiti più impensati, con un impressionante accumulo di cadaveri, anche quella specie di lunghissima prefazione troverà, sia pure in ritardo, il dovuto significato.  Biondillo, in realtà, costruisce la sua storia su più livelli, con una serie di rimandi e raccordi non sempre facilissimi da seguire, ma basta la continua presenza in scena del protagonista, un esempio narratologicamente perfetto di questurino sfigato sul piano familiare e personale, ma fornito di un’alta, sia pur bizzarra, professionalità, per dare unità al tutto.  E se negli svolgimenti interni al commissariato, nonché nella interazione delle vicende personali e familiari dei suoi eroi con gli accadimenti criminali in corso, capita di percepire a volte un vago sentore di serie televisiva, be’, nulla di male.  Gianni Biondillo sembra proprio destinato al ruolo di nuovo astro del poliziesco nazionale e gli giungano i nostri auguri più cordiali.  Compreso quello di guardarsi dalle tentazioni congiunte della televisione e dell’alta letteratura.



23.05.’05

Ross Macdonald, Bersaglio mobile (Moving Target, 1949), tr. it. di Alessandra di Luzio, "Crimen" – Hobby & Work, pp. 227, € 12,90