A titolo personale

La caccia | Trasmessa il: 05/03/1998



Senato di Resp., come saprete, ha votato eliminaz. di ergastolo da ns. sistema penale.  Gesto in gran parte simbolico, in senso che bisogna ancora vedere cosa succederà at Camera, dove rapporto favorev./contrari abbast. diverso, e comunque tetto massimo carceraz. possib. resta attestato su 33 anni, che est + di qnto ergastolani normalm. scontino con ordinam. vigente, ma est 1 di pochi gesti di ns. Parlamento di cui possasi riferire senza vergognarsi, et non solo xché adempie a precetto abbast. trascurato di ns. Costituz. (art. 27, qlo x cui “pene non possono consistere in trattam. contrari at senso umanità e devono tendere at rieducaz. condannato).  Tanto vero che xsino certo numero di senatori di opposiz. di centrodestra non sentitasela votare contro e a votaz. non fattisi vedere.

Certo, non tutti favorevoli, anche in maggioranza.  E.g., tra contrari hay ministro di giustizia, che non mancato farlo sapere.  Ha spiegato in aula che aboliz. di egastolo proprio non possiamo permettercela.  Qla pena “est giusto che resti, al- come hpt., x chiunque accingasi offendere vilm. libertà”, in concreto x colpev. di stragi di mafia e di uccis. di minori e di “servitori di stato”.   Est pdv discutib., specialm. xché implica pretesa di considerare certe vittime + vittime di certe altre, ma, in paese in cui hay ancora quantità di imbecilli e/o sadici che invocano pena di morte, puotesilo considerare legittimo.  Solo che Senato at on. Min. dato torto et hay buone probabilità che altrettanto, presto o tardi, faccia Camera di deputati.  E cosa farà adesso, dott. prof. G. M. Flick,  Min. Guardasigilli Segret. di St. at Grazia e Giustizia?

A qunto sembratomi capire non intende fare assolutam. niente.  Lui at Senato parlato at titolo personale, anzi, “personaliss.”  Habet espresso sua opinione, come suo diritto e dovere, ma est pronto a rispettare autorità di Parlam.  Se anche Camera darà parere conforme, farà qnto devesi fare x ottemperare at lex.  E su qs., a qnto pare, d’accordo tutti.  Salvo qlche mugugno, ness1 sembra ritenere strano che 1 ministro sia in dissenso con sua maggioranza su importante qstione di principio.  Anzi, 1 collega di governo di prof. Flick habet dichiarato che, ergastolo a parte, in ql discorso eranoci qntità di cose condivisib.  Esigenza di riformare qs., di trasformare qlo, di far sì che, di garantire che, di provvedere a...

Tutto x futuro, naturalm.   X ora, se hay proposta di riforma in ballo,  Flick est contrario. Anzi, spendesi in senso contrario. Presosi disturbo presentarsi in Senato anche se non tenuto a farlo, xché senatore non est, e d.d.l. non di iniziativa governativa, e se fattolo avrà avuto suoi motivi.  Voleva persuadere membri Camera alta a votare in senso diverso di come votato.  E adesso, mi spiace per lui, non può far finta di niente.  Xché ministri, checché se ne pensi, non sono at loro posto x esprimere opinioni personali.  At governo, ahimé, tocca potere esecutivo, i.e. qlo di far eseguire qnto altri stabiliscono.  E idea di 1 ministro che fa eseguire provvedim. cui lui est personalm. contrario, chissà xché, non riesce a convincermi.   Non può che voler dire o che lui ql provvedimento intende eseguirlo in modo che sia - efficace possib., o che di sue convinz. personali non fregasene assolutam. niente, che posponele a possibilità esercitare sempre et comunque  potere.   Qc1 dovrebbe spiegargli che unica scelta che restagli adesso est qla tra inettitud. e malafede.

A titolo personale, naturalm.
03.05.’98