Un segreto non è per sempre | Alessia Gazzola

Gialloliva | Trasmessa il: 05/07/2012


    Non so se ricordate Alice Allevi, giovanissima medico legale (o aspirante tale), la protagonista dei romanzi di Alessia Gazzola, che con lei ha dimostrato che si possono benissimo scrivere dei gialli centrati su un personaggio del genere senza dover necessariamente imitare né Kathy Reichs né Patricia Cornwell. Dopo il successo di L'allieva, del 2011, l'autrice è alla seconda prova con questo Un segreto non è per sempre e il personaggio si rivela perfettamente in grado di resistere alle insidie della serialità.
    Alice – vi dicevo – non è ancora un'anatomopatologa in piena regola: è una specializzanda, poco più di una studentessa, quindi, che segue l'apposito corso presso l'Istituto di Medicina Legale dell'Università. Lei sostiene che il suo rapporto con la materia è un classico esempio di amore non corrisposto, ma in realtà non se la cava male ed errori davvero gravi non ne commette. Anzi, ha parecchio intuito e anche se non sempre segue le procedure prescritte e le norme di comportamento accettate, i suoi risultati li ottiene sempre. Riesce anche ad affrontare con freddezza professionale le autopsie, le analisi post mortem e le altre lugubri incombenze connesse a quel tipo di attività. I morti non le fanno paura. Se mai ha qualche problema con i vivi, i professori saccenti sempre pronti a farle pesare la sua inesperienza e la sua mancanza di disciplina, e i due tipi bellocci che popolano la sua incerta vita sentimentale, un fascinoso giornalista (figlio, oltretutto, del direttore), che, pur figurando come suo legittimo fidanzato, ha la deplorevole tendenza di starsene quasi sempre in Costa d'Avorio o posti del genere e un ancor più fascinoso collega, che invece in Istituto è fin troppo presente, ma di fidanzarsi non ha la minima idea, vista la disinvoltura con cui si lascia adorare da una quantità di studentesse, specializzande e dottoresse pazze di lui. Se si aggiunge la necessità di mantenere dei rapporti accettabili con una famiglia un po' convenzionale e con i parenti, tutt'altro che convenzionali, di lui, si capirà che la vita personale della povera ragazza non è esattamente un modello di ordine e serenità. Ma tira avanti lo stesso per la sua strada, perché, sostanzialmente, è uno spirito libero e poi è ostinata e, nonostante tutte le sue incertezze, non ama accettare lezioni da nessuno.
    In questa sua seconda avventura, la troviamo alle prese con un anziano, celebre scrittore che la famiglia vuol fare interdire per motivi testamentari, perché anche di queste cose si occupano i medici legali: in effetti tutti i suoi colleghi sono d'accordo con la proposta, ma lei, l'ultima arrivata, no, e infatti sostiene con testarda convenzione l'assoluta sanità mentale del vecchio. Quando poi il poveraccio verrà trovato cadavere, sarà parimenti l'unica a non credere a un caso di morte naturale o accidentale e riuscirà a imporre entrambi i punti di vista, portando alla luce una complicata vicenda di plagi e rivalità letterarie.
    Insomma, pur rispettando le regole del genere obitoriale, la Gazzola, che pure è anche lei del mestiere, e si sente, preferisce sottolineare la commedia dei rapporti umani che si intreccia tra i personaggi. Scrive bene, con garbo e leggerezza, e anche se non fa propriamente morire dal ridere, come sostiene nello strillo della fascetta la Luciana Litizzetto, si legge con indubbio piacere. La trama, ogni tanto, si lascia appesantire da qualche complicazione superflua, ma fila via liscia lo stesso ed è questo, naturalmente, che conta.
07.05.'12
Alessia Gazzola, Un segreto non è per sempre, "La gaja scienza" – Longanesi, pp. 415, € 17,60