L'Ottavo Passo | Lawrence Block

Gialloliva | Trasmessa il: 10/17/2011


    Non so se vi ricordate il Matt Scudder di Lawrence Block. È da un po' che non si fa vedere, ma a suo tempo, tra gli anni '70 e '90 del secolo scorso, è stato uno dei personaggi più interessanti dell'hard boiled. Era, per così dire, un investigatore minimale: aveva lasciato la polizia e la famiglia in seguito a una brutta crisi personale (durante una sparatoria aveva ucciso accidentalmente una ragazzina di passaggio), si era stabilito in un alberguccio della Hell's Kitchen, nel West Side, prima che il quartiere venisse, come si dice, “gentrificato”, passava quasi tutto il suo tempo nei bar e nelle strade e, così, senza licenza, senza archivi, senza collaboratori, indagava sui casi che vari disperati gli sottoponevano: i casi, in genere, di cui le autorità non volevano occuparsi, o che tutti davano per già risolti, o che sembravano dipendere dalle personali allucinazioni di chi glieli voleva far risolvere, il livello zero – per così dire – delle indagini criminali, destinato a risolversi, il più delle volte, nella scoperta di abissi di miseria morale o di banale malvagità umana. Da queste immersioni nel mondo della piccola malavita, dei reietti e degli spostati di una New York molto, ma molto “nera”, Matt ricavava soprattutto la spinta a cercar sollievo nella bottiglia: in effetti l'autore, in una quindicina di romanzi, ce ne ha fatto seguire l'itinerario, dalla condizione di forte bevitore a quella di alcoolizzato cronico e poi su su lungo un faticoso percorso di riabilitazione, segnato da ricadute rovinose e da assidue frequentazioni degli Alcoolisti Anonimi, fino al recupero di una specie di precario equilibrio e al ritorno a una quasi normalità, compreso il matrimonio con una ex squillo e il recupero di una quasi rispettabilità piccolo borghese. Un bel personaggio, duro e pateticoallo stesso tempo, capace di vedersi per quello che è e di ricavare comunque dalle sue vicende una sorta di lezione morale.
    In Italia Matt mancava dal 1997, quando la Hobby & Work pubblicò Il club dei 31 (A Long Line af Dead Men, del '94). Ma quest'anno l'autore gli ha dedicato a sorpresa un nuovo romanzo, tradotto qui da noi nella “Memoria” della Sellerio, questo L'Ottavo Passo (A Drop of the Hard Stuff, che come titolo è molto più espressivo, ma così va il mondo). Naturalmente gli anni passano per tutti e anche il nostro investigatore è invecchiato: in realtà si presenta solo per rievocare una storia di una ventina di anni fa, quando aveva appena imboccato la via della disintossicazione e lo sforzo gli pesava terribilmente. Ma è una delle storie più suggestive e patetiche che l'autore ci abbia mai raccontato, quello di Jack Ellery, un ex malavitoso, anche lui alcoolista riabilitato, che, a coronamento del suo processo di redenzione vorrebbe far ammenda dei torti fatti negli anni a un certo numero di tipacci, cui chiede il perdono e offre un risarcimento, fino a imbattersi in qualcuno che, evidentemente, non apprezza la cosa, tanto è vero che lo troveranno morto ammazzato. E Matt dovrà ripercorrere tutta una serie di vicende straordinariamente squallide e malinconiche, per scoprire chi è stato così poco sportivo (o, se preferite, così poco misericordioso). La trovata, lo ammetterete, è originale, lo svolgimento è impeccabile e Block, a più di settantacinque anni, continua a essere il grande autore che è sempre stato, producendo un noir allo stato puro, di quelli che, in questi anni di bestseller prefabbricati e di ambizioni letterarie, si incontrano sempre meno spesso. Non lasciatevelo scappare.

    17.10.'11
    Lawrence Block, L'Ottavo Passo (A Drop of the Hard Stuff), trad. it di Masi Ribaudo, "La memoria" – Sellerio, pp. 407, € 14,00