Permettetemi postilla at argomento già
affrontato domenica sc. Ieri quotidiani stranam. informatoci che
Sofri, Bompressi & Pietrostefani, detenuti in carcere Pisa x uccis.
commissario Calabresi, non faranno sciopero di fame a oltranza in segno
estrema protesta contro loro situaz. giudiziaria. Era notizia negativa
che, in qnto tale, non avrebbe dovuto avere diritto di cittadinanza su
mezzi informaz. e che invece ripresa, con vario rilievo, praticam. da tutti.
Cosa, ammetterete, abbastanza curiosa, anche se giustificata formalm.
con necessità di smentire qnto pubblicato in senso contrario da Foglio
di Giuliano Ferrara giorno prima: in genere onere rettificare notizia imprecisa
ricade su chi divulgatala et non estendesi a intero sistema informativo
nazionale. E invece, su pronta smentita di interessati, costruitisi
servizi a pagina intera.
Ora, io non so se Foglio limitatosi,
come scrivono, giustam. preoccupati, commentatori che hanno a cuore sorte
di detenuti, a rompere impegno di riservatezza, i.e. a render pubbliche
informaz. che pubbliche non dovevano essere, o se caduto in infortunio
giornalistico + sero. Ma, certo, qs. di sciopero di fame di 3 detenuti
est non notizia che circola da parecchio, tanto da avere ormai assunto,
paradossalm., carattere di notizia positiva. 3 non mai dichiarato
intenz. di digiunare a oltranza, anzi hannola esclusa + volte, e sciopero
di fame, ovviam., est tale solo se dichiarato, ma hpt. che loro vicenda
subisca qs. drammatica svolta ormai annoverata a pieno titolo tra qle da
prendere in consideraz. Est, x dirla brutalm., hpt. che giornalisticam.
piace.
Et capiscesi xché. “Caso Sofri”
scosso opinione pubblica come esempio clamoroso di giustizia negata, ma
giornalisticam. giunto a impasse. In attesa che maturino tempi, tecnicam.
+tosto lunghi, di ricorso in Cassaz., xché parlisene deve succedere qc.
Qc., che possibilm., permetta di separare problema di sorte di 3
condannati da qlo di condanna che colpitili e di xché magistratura voluta
con tanta sconcertante fermezza, a scapito -talvolta- di propria stessa
dignità, che da uso di sentenze suicide, pressioni su giurati e argomentaz.
su baffi di Marino non ha certo tratto grande vantaggio. Ma giornalisti
italiani, si sa, polemizzanio con magistratura solo se hanno motivi personali
x farlo, se, e.g., loro padrone rischia essere incriminato in qlche grossa
inchiesta. Di giustizia negata non preoccupanosi + che tanto.
Sciopero di fame, possibilm. a oltranza,
sarebbe tutt’altra cosa. Permetterebbe occuparsi solo di 3 detenuti.
E non sotto profilo di critiche a condanna che resili tali, ma sotto
qlo di opportunità, non opportunità, convenienza, non convenienza di qla
forma di protesta. Permetterebbe di sfoderare tutto armamentario
di suppliche, esortaz., ricatti morali e sensazionalismi sentimentali cari
a ns. dibattiti pubblici. E se poi, Dio non voglia, qla protesta fosse
portata, come pudicam. dicesi, a conseguenze estreme, ondata di ipocrita
commoz. che riverserebbevi su paese, da + alte cariche di stato a + umili
cittadini, magistrati compresi, risolverebbe problema 1 volta x tutte.
Permetterebbe di esaltare coerenza morale
di condannati senza smentire volontà di condanna dispiegatasi in loro riguardi.
Sarebbe, in tutto e x tutto, soluz. ideale.
Ecco xché qla non notizia circola con
tanta ostinaz. Xqc1, certo, est motivo di angosciata preoccupaz.,
ma x altri rappresenta oscura, inconfessata speranza. E sunt qs.
altri che hanno potere di far circolare notizie. Stiamoci attenti.
29.03.’98