Imperatori e millennii

La caccia | Trasmessa il: 05/31/1998



In agenzia bancaria che capitami occasionalm. di frequentare, manifesto avverte che 2000 già cominciato, in senso, se non capito male, che certo prodotto finanziario ivi offerto at clientela vanta caratteristiche talm. moderne e avanzate da non poter proprio essere considerato di pertinenza di qs. ns. povero presente.  In vicinanze di casa mia, complessa struttura pubblicitaria, completa di timer in funzione, assicura che, anche se at alba di 2000 manca manciata di giorni, dentrificio di 2° millennio est già a disposiz. di chiunque voglia farne acquisto.   E del resto basta1 po’ di attenzione, x rendersi conto che, ormai, prospettiva di prossimo cambio di cifra di migliaia in date, oltre a creare qlche problema at produttori e utenti di programmi informatici, est largam. utilizzata x venderci praticam. di tutto.  Oggi, x vantare presunta eccellenza di qsiasi prodotto basta aggiungere at termine che designalo 1 genitivo appositivo di tipo “di 2000”, “di 2° millennio” o simili, in presunz. che “automob. di 2000” sia molto + veloce e confortev. di qle di 1998 o che profilattici di 21° secolo non siano in alc1 modo paragonab. con attuali.   Est innocuo portato di fiducia ingenua in progresso tecnologico, nonché modo con cui 1 società inguaribilm. mercantilistica celebra sue ricorrenze.  In 18 mesi che mancano at scadenza vedremone di belle, anche xché non necessario che prodotti in vendita siano manufatti.  Anche di programma politico puotesi dire che stato elaborato x fronteggiare “sfide di 2° millennio”.  

A me, tutto ciò fatto venire in m. figura storica poco nota, qla di imperatore romano Giulio Filippo Vero, detto Arabo, che regnò da 244 a 249 d.C.   Come certam. ricorderete, costui, giunto at soglio imperiale attraverso trafila +tosto consueta at suoi tempi (era prefetto di pretorio, come a dire capo di S.M., di imperat. in carica, tale Gordiano 3°, e a certo punto decise che tanto valeva togliere di  suo datore di lavore e mettersi at suo posto) ebbe ventura celebrare solennem., in aprile 247, 1° millennio di era di Roma.  Sicuram. da qs. felice circostanza aspettavasi gloria imperitura, et sicuram. anche lui sarassi presentato come Romolo (o Augusto) di 2° millennio, e come tale possiamo scommettere che sarà stato celebrato da poeti e oratori. Tuttavia, non vennegli in mente che suo prefetto di pretorio poteva avere qc. in contrario: in effetti, in estate successiva, legioni ribellaronosi e, dopo qlche mese povero Giulio Filippo sconfitto presso Verona e sostituito da Decio.   Costui doveva essere decisiss. a far sparire xsino ricordo di predecessore, xché, non che lodi e celebrazioni, su di lui giunteci notizie davvero scarse.  Storici st.  che parlavano di suo regno andati perduti e noi possiamo solo ascoltarne debolissima eco su pagine di tardi epitomatori come Zosimo e Giovanni Zonara.

Eppure imperat. Filippo stato 1 di pochiss. personaggi storici che solennem. celebrato 1 millennio.  Non facile, sapete: xché siaci millennio necesse che certa società consideri x al- 1000 anni certo episodio + o - storico come punto di partenza di propria era, quod, storicam., non capitato spesso.  Da qndo inventata cronologia, maggior parte di civiltà note, con loro calendari, rovesciate prima.  Qnto a punti di riferim., umanità est volubile.  Anche 2° millennio che ns. imperatore credeva inaugurare, non durato + di 2 secoli, dopo quali gente deciso che meglio contare anni a partire da qc. d’altro che non data supposta di fondaz. diRoma, e infatti noi oggi diciamo che Giulio Filippo regnato da 244 a 249 d.C. e non da 997 a 1002 a.u.c.

Stando così cose, chiaro che unica cosa che puotesi celebrare con qlche presunz. di serietà est conclusione di certo lasso di tempo, sua fine.  Celebrare inizio di successivo periodo di pari durata est soltanto scommessa, azzardata, su futuro.  E visto che già farsi auguri di buon anno at mezzanotte di ogni 31 dicembre significa sfidare destino, in senso che ness1 sa mai quali immani catastrofi anno venturo potrebbe portarci, investire qc. di valore positivo in nome di sua appartenenza, addirittura, at millennio est manifestaz. di ottimismo talm. smisurato da sfociare in incoscienza.

Non so xché, ma habeo impress. che modo migliore di prepararsi a 2000 sia qlo di fare dovuti scongiuri.
31.05.’98