Il predicatore | Camilla Läckberg

Gialloliva | Trasmessa il: 01/24/2011


    Dopo lo straordinario successo della Principessa di ghiaccio, che in un anno ha venduto solo in Italia 230.000 copie, proiettando l'autrice al top della classifica, pur notoriamente affollata, dei giallisti scandinavi, Camilla Läckberg riprende i suoi personaggi e la sua maniera con questo Predicatore, cui non è difficile predire altrettanto successo. Siamo sempre nell'amena cittadina turistica di Fjallbäcka, sulla costa svedese occidentale, nel corso di un'estate particolarmente torrida (perché anche da quelle parti può fare un gran caldo) e la vicenda ruota sempre attorno alla coppia composta da Erica Falck e Patrick Hedström, anche se dopo il loro matrimonio i ruoli sono inesorabilmente cambiati. Erica, che nel romanzo precedente era al centro assoluta della vicenda, adesso resta in disparte, a far quasi da testimone e commentatrice: d'altronde è nelle ultime settimane di gravidanza e non può far finta di niente. In compenso, Patrick, che è agente investigativo al locale posto di polizia, è impegnatissimo con una vera e propria epidemia criminale: il corpo nudo di una turista tedesca viene rinvenuto nella macabra compagnia di due scheletri risalenti a un paio di decenni prima e già questo darebbe da pensare, anche se, per di più, non si scoprisse dall'esame del DNA che la vittima di oggi e uno dei corpi di ieri hanno stretti rapporti di parentela. E per di più scompare un'altra turista, una ragazzina ospite di un campeggio, e ci suono buoni motivi per sospettare che anche questo caso abbia qualche legame con il precedente. Insomma, la Läckberg conferma la sua vocazione di autrice di “storie di famiglia”, non aliene da qualche risvolto patetico e sentimentale, nonché l'interesse per le trame gialle tradizionali, per gli intrighi che si sviluppano in un ambiente provinciale chiuso a partire da vicende strettamente private, distaccandosi, così, dalla vocazione “sociale” e di critica ideologica degli altri giallisti svedesi più noti. Il che non significa, naturalmente, disinteresse verso i problemi del paese, quelli ideologici inclusi. Il predicatore, così, ci introduce al mondo del bigottismo religioso, imperniando la trama sulla rivalità dei due rami della famiglia Hult, discendenti entrambi da Ephraim, il famoso predicatore non conformista che raccoglieva attorno a sé folle di discepoli entusiasti e fanatici vari promettendo di guarire i malati, ma imponeva a moglie e figli una visione autoritaria e disperata del mondo, i cui effetti, dopo tanti anni, si fanno ancora sentire. La storia che ci racconta, così, è una cupa tragedia familiare, alleggerita, tuttavia, da frequenti inserzioni di tono, diciamo così, più leggero, come gli accenni ai grandi e piccoli problemi della coppia protagonista (le difficoltà di portar avanti una gravidanza quando fa tanto caldo, la presenza di amici impiccioni, la persistenza di difficoltà irrisolte nei rapporti tra Erica e la sorella...) e la delineazione, spesso finemente umoristica, dei caratteri dei vari membri del piccolo corpo di polizia, con le loro fissazioni e le loro manie. Gioca, così, sui diversi registri del drammone familiare e del procedural con interesse umano, come in un McBain, reinterpretato in versione rurale, ma riesce a unificare i vari motivi attorno a una trama coerente, che sviluppa, pagina dopo pagina, una tensione da cui è impossibile non lasciarsi prendere. Vi accorgerete, alla fine, che le oltre quattrocento pagine del romanzo non pesano affatto e che non ci sono rischi di perdersi nella folla di personaggi e nell'intrico dei loro rapporti. Un giallo tradizionale, forse, ma d'impostazione pienamente moderna.

    24.01.'11
    Camilla Läckberg, Il predicatore (Predikanten, 2004), tr. it. Laura Cangemi, "Farfalle" – Marsilio, pp. 462, € 19,00