Diritti e presunzioni

La caccia | Trasmessa il: 05/24/1998



Certe volte habeo impress. non essere esattam. qlo che dicesi buon cittad.  E.g., qndo appreso che venerab. Licio Gelli tagliato la corda, invece di aspettare disciplinatam. che venisserolo prendere x portarlo in galera, dove avrebbe dovuto passare, sembrami, prossimi 12 anni, accortomi non essere scandalizzato qnto ovviam. erano tutti commentatori serii.  Accortomi che, anche se non facevo esattam. tifo x lui, mio impulso immediato era qlo augurargli buona fortuna (e spero che, ovunque rifugiatosi, venerab. ascolti RP, xché qc1 potrebbe credere che io scelto qs. forma contorta x augorargliela veram.).   Ma capirete: anche se dispostiss. a credere che Gelli sia ql personaggio pericoloso che dicono che sia, resta fatto che in tutti qs. anni, pur avendo seguito assiduam. stampa e letto garn parte di libri pubblicati in argom., non sono riuscito ancora a capire che cosa costui abbia fatto di preciso x rendersi tanto pericoloso.  Ness1, certam., riuscito (o voluto) spiegarmelo in termini inequivoci.  E se, stringi stringi sua colpa principale, come sembra, est qla di aver organizzato e diretto struttura eversiva quale Loggia P2,  non faciliss. capire come mai ness1 provvedimento stato preso contro tutti altri che di qla struttura fatto parte, generali CC, anchormen di successo, deputati, imprenditori et ex presidenti Consiglio Ministri.  Qndo qlc1 chiamato pagare x molti, in noi creature sospettose tende germogliare hpt che, quali che siano sue personali responsabilità, vogliasene fare capro espiatorio.

Naturalm. st. discorso non vale x Pasquale Cuntrera, cui mai sognereimi augurare buona fortuna.  Ma confessovi che sono tanto poco buon cittad. da pensare che in episodio che riguardalo casi sunt 2: o Corte Cassaz. commesso errore madornale a liberarlo (quod vorrebbe dire che anche suprema corte può fare sue brave cazzate, quod solitam. negasi) o, se liberatolo, voleva dire che, x qnto perverso, turpe individuo diritto at essere liberato avevacelo.  E olim liberato aveva anche diritto fuggire (xché qlo non farsi arrestare, in ns. sistema giurdico, est diritto vero e pr., tanto vero che chi valesene non es perseguib. specificatam. x qlo), mentre ness1 aveva dirito limitare, magari in forma ufficiosa, qla libertà che massima istanza giudiziaria di paese concessogli.  Est sgradevole, sì, ma diritti sunt diritti e norme norme.  Difendere diritti di peggiori canaglie - ripetolo ancora 1 volta - est fastidioso, ma indispensab. x chi intende difendere propri, xché tutto tienesi, e non x niente adesso hay chi dice che fuga Gelli & Cuntrera vuol dire, guarda 1 po’, che bisogna limitare diritti e garanzie di tutti, magari riducendo numero di gradi di giudizio, togliendo , i.e., possibilità ricorrere in Cassaz. e, magari, in appello.  Certo, qs. significherebbe negare principio costituzionale x cui 1 innocente finché sua colpevolezza non dimostrata  in via definitiva, ma cosa volete che contino qs. bazzeccole di fr. a fuga di capo mafioso?  Di fatto hay certo Folena che avuto coraggio dichiarare a Resp. (20.05) che presunz. di innoc., x carità, est sacrosanta, ma dopo sentenza di colpevolezza “attenuasi”, come a dire che 1 condannato in 1° o 2° gr. va considerato innoc. ma non troppo, che est proprio formulaz. giuridicam. interess.  Ma Folena, che habet impudenza farsi passare x responsab. Giustizia DS, figuriamoci, detto che problemi non haccene, xché tanto su qs. proposta d’accordo anche qli di AN,  che a persona ragionev. sembrerebbe motivo eccellente x pensare che qc. di sbagliato siaci, viste origini storiche di ql movim. e tradizione di rispetto di libertà personali cui rifassi.

Guaio est che propost analoghe avanzate da eminenti magistrati pool di Milano, e pio OLS ha già trasformato presunz. di “innocenza atenuata” di Folena in presunz. di colpevolezza dopo 2° gr.,  quod signidica che x ns. garanzie di libertà personale tira davvero gran brutta aria.  E naturalm. difficile non ricordare che qnti, diversam. da Gelli e Cuntrera, disciplinatam. consegnatisi a  Giustizia dopo sentenza definitiva, magari rientrando a proprie spese da estero, dove avrebbero potuto restare indisturbati, ripagatine con trattam. sprezzante e, in certi casi, vessatorio, con ordinanze da far ridere (o piangere), come in caso Sofri, Bompressi & Pietrostefani,  e spiccata tendenza negare diritti acquisiti, come in qlo di prof. Antonio Negri.  Che volete che dicavi ?  Mio padre, che pure era cittad. rispettosiss. di lex,  citava sempre proverbio di suo paese che raccomandava, né x torto né x ragione, di non farsi mai mettere in prigione.  At antica saggezza di miei antenati, nonostante opposto parere di on. Folena, di magistarti pool e PdR, non riesco proprio a trovare obiez.
24.05.’98