Collaborazioni

La caccia | Trasmessa il: 10/19/1997



Non so qnti di voi presosi disturbo ritirare in edicola copia gratuita ultimo num. “Milano in Comune”, rivista che amministraz. comunale ns. città distribuisce ogni tanto at scopo evidente celebrare fasti amministratori in carica.  Di qc1 di num. precedenti devo avervi già parlato a suo tempo: in effetti, idea che parte politica che controlla macchina comunale facciasi propaganda a mie spese (e a spese tutti altri cittad., siano o non siano d’acc.) est di qle che mandanomi regolarm. in bestia.  E stavolta imbestialitomi ancora di +, xchéAlbertini et suoi fidi non fanno che ripetere, ogni volta che hannone occas., programma, in sé disdicevole, di amministrare città con stessi criteri con cui amministrasi azienda privata, et aziende private, notoriam., non pubblicano bimestrali x far sapere a gente qnto bravi, belli e saggi siano loro dirigenti.   E qs. x semplice motivo che loro rivista di genere dovrebbero pagarsela, mentre sindaco non habet di qs. probl.  E così può permettersi affliggere cittad. elettori con certo num. pagine vivacem. colorate in cui, oltre a esibire numero spropositato di volte proprio ritratto e qlo di suoi compagni di parte, può ascrivere a proprio merito qsiasi iniziativa realizzisi, ipotizzisi o semplicem. promettasi in città, tacendo accuratam. su particolari fastidiosi come aum. tariffe o caos di servizi.  Tutto proprio come a bei tempi di Lega e Milanodabere: anzi, appreso da fonte degna fiducia che a tempi sindaco Tognoli rivista, chiamiamola così, riusciva autofinanziarsi con pubblicità, hpt che oggi, x ql. poco esperienza professionale che habeo in ramo, tenderei ad escludere.

Comunque può valere pena dare occhiata a qs. esempio abominio giornalistico.  In fondo, come insegna antico proverbio, chi lodasi imbrodasi, e spocchia di cui fanno mostra neoamministratori, che attribuiscono a proprio merito, a pochi mesi loro entrata in carica, opere in corso da anni, come restauro di torre parco o costruz. parcheggio ATM viale Famagosta,  e manca poco arroghinosi vanto acquisto Ronaldo, dicela lunga su loro scarsa consideraz. x intelligenza altrui, come dire su loro povertà culturale.  E poi quegli stessi autoelogi  fanno capire con maggiore evidenza di qsiasi attacco avversario quale est logica con cui propongonosi agire.  Articolo fondo in 1ª pagina, firmato da sindaco in pers., dedicato pericoli di immigraz., che “stravolto condiz. accoglienza” e “legata indissolubilm. a crimine ... e at illegalità”.   A pag. 3, in rubrica “Ditelo a Giunta”, Ombretta Colli risponde a anonimo “gruppo di cittadini zona 20” preoccupati x piaga di zingari, assicurando che già decisosi “‘congelare’ fondi at associaz.  che occupatesi fino ad ora di nomadi” e dichiarandosi convinta che occorre, sì, “seria politica educativa”, ma che bisogna anche cercare “altre strade”.    Notiziario a pag. 4/5 , riferisce, tra altro, di “blitz” contro immigrati irregolari, di incontro tra sindaci per fare punto su “emergenza immigraz.”, con annessa richiesta leggi + severe, di sgombero di 2380 nomadi (devono essere qs. “altre strade” cui alludeva ass. Colli) e di sfratto centro anarchico via De Amicis.   A pag. 6/7, parlasi di necessità che p.za Duomo torni a milanesi: non dicesi a chi appartenga adesso, ma sottolineasi esigenza renderla “- bazar e + luogo sacro”.   E a pag. 13, servizio “immigrati, regole e solidarietà”, cui contenuto potete beniss. immaginarvelo da soli, est illustrato con foto “sgombero di fabbrica dismessa” e “questua a semafori”, nonché impreziosito con opinione, tra altre, di noto Piergianni Prosperini (est unico servizio., tra parentesi, che pubblichi anche 2 interv. di opposiz., probabilm. x dare parola a Lega, che, in argom. est assolutam. d’acc. con maggioranza, sì che ragionevoli cose che dichiara in merito consigliera di PDS sembrano stranam. fuori posto, e se fossi stata in lei forse a intervenire in qla sede avreici pensato 2 volte).  E così via.


Essendo qs. vento che tira, fa un po’ impress. foto, x certi versi semplicem. ridicola, che compare in 1ª pag. sotto titolo “Ricostruiamo città”.  Raffigura sindaco e suo vice che impugnano orgogliosam., guarda 1 po’, 1 stanga ciasc1 di carriola da muratori. Albertini riesce anche a esibire cazzuola.  Immag. assurda e involontariam. comica: 2 distinti signori in impeccab. completi estivi (nocciola scura qlo di Albertini, bianco panna qlo di De Corato) che fingono essere 2 onesti lavoratori edili, mentre loro ovvia estraneità a lavoro manuale viene gridata non solo da loro vestiario, ma da evidente impaccio di loro atteggiam.  Ma  est anche simbolo di altrettanto evidente volontà di stretta collaboraz. (e costretti tra qle 2 stanghe 2 figuri vicinissimi 1 at altro, a garanzia di reciproco, assiduo, sostegno) tra sindaco nominato da Berlu e vicesindaco di AN.  Et est qui che ridicolo sfuma in minaccia, xché se Albertini est notoriam. industriale, De Corato, altrettanto notoriam., est postfascista, in cui “post” est precisaz. +tosto recente.  E stretta collaboraz. tra industriali e fascisti società italiana già conosciuta e non trattone che danni.  Sarà caso, ma anche Mussolini amava farsi ritrarre mentre impugnava cazzuole e ammucchiava mattoni.  Sì, lui esibivasi a torso nudo, non in completo nocciola o panna, ma, chissà xché, differenza non riesce tranquillizzarmi.